Sono solo due i partiti che possono festeggiare per i risultati ottenuti sul campo di queste elezioni europee 2024. Uno è il Partito democratico di Elly Schlein, che mette all’angolo il Movimento 5 Stelle e, da solo, si avvicina a pochi punti percentuali da Fratelli d’Italia. L’altro a godere di ottima salute è Forza Italia, dimostrando non solo di andare oltre la morte del suo fondatore Silvio Berlusconi ma anche di vincere il ballottaggio interno al centrodestra con gli “amici” della Lega.
Eppure ci sono altri due partiti che hanno fatto i salti di gioia per il proprio risultato. Sono la Lega di Matteo Salvini e l’Alleanza fra verdi e sinistra di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Strano. C’è qualcosa di stridente nel serafico Salvini che, in conferenza stampa, parla di un “risveglio migliore rispetto al sonno”. Sembra invece una forzatura quella “bottiglia di spumante” stappata nella casa rossoverde.
La “X” di Vannacci salva la Lega dalla deriva
Partiamo dalla Lega che, lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, “è sopra il risultato delle politiche di due anni fa”. Per carità, tutto vero, il partito di Matteo Salvini va meglio della volta scorsa. Sì, di uno o due decimi di punto. Una inezia. Passa dall’8,9 al 9,1%. Non proprio un colpaccio del Carroccio che, tra l’altro, deve ringraziare l’ “X” factor di Roberto Vannacci. Il controverso generale ha portato mezzo milione di voti che, in percentuale, vale oltre i due punti di quel 9,1. Insomma, senza la scommessa Vannacci, la Lega sarebbe andata in caduta libera alle urne. Implosione evitata di un soffio ma, se Salvini è contento così, contenti tutti.
Dall’altra c’è l’alleanza Verdi e Sinistra, dove si sono viste anche lacrime di gioia. Sicuramente il partito di sinistra può davvero essere contento perché, rispetto alle scorse politiche, ha visto incrementare il proprio consenso del 50% dei voti. Passa infatti da un milione di voti e oltre un milione e mezzo. In tutta Italia i rossoverdi hanno preso il 6,7%. E anche loro devono dire grazie all’effetto Salis, che fa mettere il turbo a Fratoianni e Bonelli e, con circa 200mila preferenze, vale tutto quello 0,7 che li fa andare oltre il 6%.
A ben guardare però c’è poco da festeggiare. Per la Lega, per Avs, per la democrazia. Perché, se ormai servono a tutti i costi certe personalità polarizzanti per tirar su dei voti, vuol dire che i partiti stanno davvero messi male. Significa che non riescono più a rispondere alla funzione costituzionale di essere mezzo con il quale i cittadini partecipano alla vita pubblica del Paese. Significa che hanno bisogno di nomi altisonanti per nascondere un problema interno. Per carità, gli indipendenti ci sono sempre stati e sono scelte legittime ma oggi certe candidature sono diventate una regola di cui si abusa.
Da una parte Vannacci, che vede nella X° Flottiglia Mas un esempio di virtù. Dall’altra Salis, di cui non sappiamo nulla del pensiero politico. Si ritroveranno insieme a Bruxelles e prenderanno anche oltre 10mila euro di stipendio al mese. Tutto mentre metà del Paese non ha ancora capito come questi signori e segnore pensino di risolvere i loro problemi e l’altra metà non prende neppure in considerazione l’idea di votarli. C’è davvero poco da festeggiare.
Fonte : Today