AGI – È stato individuato il natante che ha investito e ucciso Cristina Frazzica, la donna di 30 anni travolta e uccisa a Napoli domenica scorsa mentre era su una canoa con un amico, miracolosamente illeso. Le immagini di sorveglianza di Villa Rosebery, residenza napoletana del Presidente della Repubblica hanno permesso di ricostruire dinamica a individuare il responsabile. Gli uomini della Capitaneria di Porto stanno già recuperando lo scafo.
Con lei c’era l’avvocato napoletano Carmine Leone, 33 anni, che ha raccontato agli inquirenti la dinamica dell’incidente.
“Era uno yacht, andava fortissimo, forse non ci ha visti proprio e ci ha presi in pieno”. L’impatto laterale ha scagliato lo scafo lontano 20 metri. “Cristina era morta io mi sono salvato perché mi sono tuffato”. Oltre a lui testimone non ce n’erano. Lo barca dopo l’impatto è scappata. Si indaga per omicidio e omissione di soccorso.
Il Prefetto, intensificare i controlli
Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto di Napoli, ha deciso di intensificare i controlli in mare e a terra in luoghi di approdo di imbarcazioni, dopo l’incidente di domenica scorsa in cui ha perso la vita una donna di 31 anni, investita da una imbarcazione mentre era su un kayak. Lo annuncia il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, al termine della riunione.
“Dobbiamo promuovere un dispositivo di vigilanza e di controllo del mare ma anche a terra – afferma il prefetto – con una sinergia più incisiva tra capitaneria di porto, roan (reparto operativo aeronavale) e tutte le forze di polizia a terra. Questo significa che ci saranno controlli mirati, ci saranno controlli incisivi proprio perché questo specchio di mare è frequentatissimo e dobbiamo evitare altre tragedie”.
“Su quello che è successo, l’autorità Giudiziaria sta agendo rapidamente e noi speriamo quanto prima che i responsabili siano assicurati alla giustizia – dice ancora il prefetto di Napoli – quello che invece noi dobbiamo fare è un’azione di prevenzione che è il compito proprio del Comitato provinciale”.
Si pensa all’ampliamento di fasce orarie in particolare in alcune giornate in cui c’è maggiore traffico in mare. “C’è la necessita’ di controlli in orari. Soprattutto adesso – spiega ancora – che possiamo pianificare nell’imminenza della stagione estiva. Questo significa che c’è un poderoso dispositivo che stiamo mettendo in campo per impedire perché situazioni di illegalità”.
Fonte : Agi