Youtuber, motociclisti e quello de “la festa è finita”: gli eletti più strani alle Europee

Le Europee hanno consegnato i risultati della tornata elettorale. Tra gli eletti nei banchi del Parlamento Ue alcune figure risultano strane, improbabili o imprevedibili, come il partito dei motociclisti o uno youtuber che non si era mai interessato di politica prima di candidarsi.

Lo youtuber cipriota

È stato eletto a Cipro Fidias Panayiotou (24 anni), presente su tutte le maggiori piattaforme social. Lo hanno aiutato a conquistare voti i 2,6 milioni di follower su YouTube, una cifra maggiore dell’intera popolazione dell’isola-Stato da cui proviene. Dal 2019 pubblica vari contenuti tra cui una serie di challenge bizzarre come “sopravvivere per cinque giorni senza dormire”, “vivere gratis in aeroporto per dieci giorni” o come “abbracciare Elon Musk”. Il giovane youtuber ha raccolto una quantità inaspettata di voti sfiorando il 15%, ottenendo così uno dei sei seggi che riservati ai ciprioti.

La candidatura era stata annunciata lo scorso gennaio, accompagnata da queste parole: “Non ho mai votato in vita mia: una sera mi sono detto che se non voterò mai e non mi interesserò mai, al potere ci saranno sempre gli stessi nerd e così ho detto ‘basta’”, aveva fatto sapere Panayiotou ai suoi follower, molto attivi anche su Tik Tok e Intsagram. Il giovane si è presentato nelle liste da indipendente “perché non voglio adattarmi agli schemi e per dimostrare che non ho interessi di partito”. Seppur privo di un vero “programma elettorale”,  Panayiotou ha conquistato il voto soprattutto dei giovani elettori. Uno dei suoi obiettivi era proprio quello di spingerli a partecipare di più alla vita pubblica del proprio Paese. Una meta conquistata. Bisognerà capire cosa cambierà per lui una volta arrivato nei corridoi di Bruxelles, dove l’attività parlamentare è molto tecnica e si dilunga in decine di votazioni. Tutt’altro ritmo rispetto ai tempi smart dei social media.  

Fidias-Panayiotou-Elon-Musk

Per i corrotti “la festa è finita”

Altra sorpresa arriva dalla Spagna, dove l’estrema destra di Vox ha conquistato la terza piazza nella classifica elettorale iberica, dietro il partito polare di centrodestra e i socialisti del Psoe del primo ministro Pedro Sanchez. Il personaggio di cui parliamo è però un vero outsider. Si chiama Luis ‘Alvise Pérez’, è originario di Siviglia e ad appena 34 anni ha conquistato un seggio col suo partito “Se Acabà la Fiesta” (La Festa è finita). Ben tre i seggi conquistati grazie ad retorica prepotente, capace di affascinare 800mila elettori e conquistando i disillusi dalla politica spagnola tradizionale. Pérez è riuscito a rosicchiare voti proprio al partito di estrema destra Vox, guidato da Santiago Abascal, alleato in Europa di Giorgia Meloni. “Non sto per riformare nulla, sto arrivando a far saltare in aria il sistema”, ha dichiarato Pérez, che lavora come analista politico e consulente. Il suo obiettivo, sostiene, è quello di  “perseguire la corruzione e i criminali”, così come  “mercenari, pedofili e stupratori”, di cui sarebbe piena la Spagna nella sua visione. Non basta però farli dimettere, altrimenti “fuggono verso la Repubblica Dominicana”.

L’unico destino che concepisce è quello della prigione. Il suo ingresso nella vita politica spagnola viene catalogato dai media locali come “sorprendente” e frutto di un fenomeno nuovo, che gli analisti politici stanno provando ad interpretare. Mentre gli esperti riflettono, lui agisce. In soli quattro giorni Pérez ha sostenuto di essere riuscito a ottenere 136mila firme di sostegno, un numlero di gran lunga più elevato rispetto alle 15mila necessarie per partecipare alle elezioni europee. Essenziali, oltre alla forte presenza sui social, è stata la forza del passaparola. Durante la campagna, condotta viaggiando su un furgone nero, ha disteibuito oltre due milioni di schede elettorali col logo del suo gruppo politico: uno scoiattolo con la maschera del film “V for Vendetta”, tratto basato dal celebre graphic novel di Alan Moore. Cosa combinerà a Strasburgo? Gli uscieri dell’Eurocamera già tremano al pensiero. 

Motociclista in sella a Bruxelles 

Si sentiranno rombare i motori in Piazza Altiero Spinelli a Bruxelles all’arrivo del partito dei motociclisti di Filip Turek. È un gruppo di stampo euroscettico, che contesta le politiche europee in tema di clima. Troppe limitazioni per gli amanti dei bolidi su due ruote.  Alle europee grazie ad una coalizione con il partito di protesta Oath, hanno conquistato insieme il terzo posto alle elezioni europee con il 10,3%. Turek, 38 anni, collezionista d’auto ed ex corridore automobilistico della Repubblica ceca,  è diventato anche lui popolare sui social network grazie ad un’immagine da “petrolhead” e le sue richieste di rimodellare l’Europa. Dietro questa immagine innocua si cela però un passato da verificare. La polizia ceca ha indagato su di lui a causa di foto in cui ha usato il saluto nazista alcuni anni fa. Anche altre attività suggerirebbero una simpatia per i nazisti. Al momento non ci sono accuse ufficiali nei suoi confronti e lui nega tutto, sostenendo siano stati fraintesi suoi gesti “di cattivo gusto”, ma di stampo umoristico. Tenuto conto dell’ondata nera che le urne hanno consegnato all’Europa in questa tornata elettorale difficile ci sarà un vero riscontro. 
 

Fonte : Today