C’è una nuova truffa che sfrutta il nome dell’Agenzia delle Entrate

Ennesima truffa ai danni degli utenti italiani. Stavolta i criminali informatici si fingono l’Agenzia delle Entrate per riuscire a sottrarre denaro alle loro vittime, chiedendo loro di pagare “imposte non dovute, a seguito di operazioni di trading online o su criptovalute”, come riferisce la stessa agenzia. Lo schema utilizzato è abbastanza semplice e ripetitivo: gli utenti ricevono nella loro casella di posta un’email da un indirizzo non istituzionale – come “agenziaentratepec@pce.agenziaentrate.it” o addirittura un indirizzo Gmail -, contrassegnato dall’oggetto “Comunicazione importante” e contenente un messaggio che recita “Gentile […], le scriviamo in merito all’accredito di 557.200,00 Euro, ovvero (8.74 BTC). Siamo costretti a chiederle il pagamento delle Imposte fissato dallo Stato Italiano. Deve versare nelle casse dello stato il 10% del totale. Le chiediamo il pagamento anticipato dell’80% di 55.720,00 Euro”.

Con questo messaggio, i criminali si assicurano di ricevere immediatamente il denaro richiesto alle vittime, spingendole a pagare in tempi brevi. Per convincere le vittime a versare la somma richiesta, infatti, i truffatori utilizzano anche false comunicazioni telefoniche – che gli utenti possono ricevere sia da numeri italiani sia da numeri stranieri – e/o l’invio di documenti appositamente manipolati. Questi ultimi, però, sono facilmente riconoscibili per una serie di elementi che non comparirebbero mai e poi mai in documenti ufficiali: errori grammaticali e/o di punteggiatura, un senso di urgenza generale, una scadenza a stretto giro, firme di amministratori o di altre figure di rilievo all’interno dell’Agenzia, e via dicendo. Insomma, i documenti fake non sono così difficili da riconoscere, ammesso che non vi facciate prendere dal panico per una comunicazione di questo tipo.

Il consiglio che gli esperti di sicurezza danno agli utenti, infatti, è proprio quello di non farsi prendere dalla paura e di fare estrema attenzione quando si riceve una comunicazione che sembra arrivare dall’Agenzia delle Entrate. Se sospettate che si tratta di una truffa, fareste a non cliccare sui collegamenti contenuti nel messaggio, non scaricare e/o aprire eventuali allegati, non fornire dati personali, credenziali bancarie o altro laddove richiesto. “L’Agenzia delle Entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea”, chiosa l’agenzia stessa sul suo sito ufficiale, mettendo in allerta i cittadini.

Fonte : Wired