Sale la tensione in Cisgiordania: la guerra si sposta verso Nord

Non solo Gaza e Rafah. Torna a salire, in maniera sensibile, la tensione anche in Cisgiordania, in un conflitto che non vede, al momento, nessuno sbocco diplomatico. In particolare nella notte di ieri e le prime ore di oggi, venerdì 7 giugno, si segnalano numerosi attacchi compiuti da Israele in West Bank.

Lo scrive l’agenzia palestinese Wafa, precisando che i raid hanno preso di mira villaggi e città. E nella giornata di oggi, venerdì 7 giugno, una folla di migliaia di persone avrebbe formato una marcia funebre per commemorare i tre giovani palestinesi, di età compresa tra i 17 e i 24 anni, che sarebbero stati uccisi nella giornata di ieri dalle forze israeliane.

I coloni israeliani danno fuoco a terreni agricoli e villaggi 

Intanto coloni israeliani avrebbero appiccato il fuoco a terreni agricoli nel villaggio di Barqa, a est di Ramallah, in Cisgiordania. Lo rende noto l’emittente “Al Jazeera”. E fonti israeliane riferiscono che a nord della città, decine di coloni, provenienti dall’insediamento di Atarot, avrebbero partecipato a una marcia vicino alla rotatoria di Rawabi, sventolando bandiere israeliane.

Per proteggere la manifestazione, le forze israeliane avrebbero istituito un posto di blocco militare vicino alla rotatoria, impedendo ai veicoli palestinesi di entrare o uscire.

E arrivano anche le prime conferme. Una fonte militare avrebbe confermato al quotidiano Haaretz che estremisti ebrei avrebbero appiccato il fuoco ad alberi di ulivo nei pressi del villaggio di Burqa, vicino Ramallah. Lo stesso quotidiano ha anche riferito che edifici sono stati incendiati a Beitin, mentre video sui social – ha segnalato Times of Israel – sembrano mostrare coloni che appiccano il fuoco nella cittadina di Deir Dibwan. 

Fonte : Today