Salvini choc contro Macron: “Criminale, instabile, bombarolo e guerrafondaio”. È bufera

“Se qualcuno in Italia di centrodestra preferisce la sinistra al centrodestra, e preferisce il bombarolo e guerrafondaio, il pericoloso Macron, perché Macron è pericoloso e lo vedo instabile… Non voglio che il mio destino sia nelle mani di un tizio instabile. Se si preferisce Macron alla Le Pen, la guerra alla pace, il centrodestra disunito a favore del centrosinistra è un problema. Macron, vuoi la guerra? Mettiti l’elmetto, vai a combattere e non rompere le palle”: sono le parole con le quali Matteo Salvini, durante un evento della Lega a Milano, ha chiuso simbolicamente la campagna elettorale. Con un attacco diretto al presidente francese reo di aver ipotizzato un intervento diretto in Ucraina nel corso degli scorsi mesi e di aver annunciato ieri, giovedì 6 giugno, l’invio di aerei caccia Mirage e che la Francia provvederà all’addestramento dei piloti ucraini. 

Un’invettiva che diventa, un vero e proprio jolly elettorale da giocare contro gli avversari nostrani del Pd, anche se il partito di Macron non fa capo alla sinistra europea, né all’area socialista, ma al gruppo liberale. Ma tanto basta per scatenare l’attacco salviniano, che è però diretto anche a destra: “Le parole di Macron e del segretario generale della Nato sono assolutamente chiare: quando uno ipotizza di bombardare e uccidere in Russia, è un criminale perché ci avvicina alla terza guerra mondiale – ha aggiunto  Salvini – Sono contento se l’intero governo italiano la pensa come me. Quindi nessun proiettile italiano per colpire in Russia e nessun militare italiano a combattere in Ucraina, se siamo d’accordo bene” lanciando così anche un implicito segnale agli alleati di governo. 

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Il leader del Carrroccio ha poi rincarato la dose anche su X, affermando: “L’Italia non è in guerra con nessuno, non vogliamo rovesciare sui nostri figli la Terza Guerra Mondiale. Se il signor Macron vuole il conflitto, si metta pure l’elmetto e vada al fronte. Chi sceglie la Lega, sceglie la Pace”. E, non si fanno attendere le reazioni politiche.

Le reazioni politiche alle parole di Salvini su Macron 

Il primo a rispondere su X è Sandro Gozi, segretario generale del Partito democratico europeo e membro del Team Europe di Renew: “Che un vicepremier del governo italiano si esprima con parole così becere e violente nei confronti del presidente francese è un fatto gravissimo che in altri momenti porterebbe a imbarazzanti crisi diplomatiche. Ma poi uno guarda Salvini e prova pena per lui. Levategli il fiasco”. 

Ma le reazioni non si fanno attendere nemmeno in Italia. “Per Matteo Salvini, vicepremier italiano, Macron è un criminale, mentre Putin è un amico che scambierebbe con due Mattarella e mezzo. Se volevate un esempio di cosa voglia dire ‘Meno Europa’, eccolo qui”. Lo scrive su X il segretario di Più Europa, Riccardo Magi.

Dura la reazione anche del leader di Azione Carlo Calenda che ha definito Salvini “una minaccia per gli interessi nazionali”, profilando la necessità di dimissioni dal governo. 

Di tono diverso invece le parole di Giuseppe Conte che attacca la presunta “ipocrisia” di Salvini: “In Europa si accelera sull’escalation militare. Macron annuncia l’invio di caccia e addestratori e parla di una ‘brigata francese’ – 4500 soldati ucraini equipaggiati dalla Francia. Salvini, che ha sostenuto tutti gli invii di armi in Italia e in Europa, fa finta di battersi per la pace a poche ore dal voto e litiga con Tajani. Meloni e gli altri in silenzio” scrive il leader dell’M5S su Facebook. 

Fonte : Today