Euro 2024, alla scoperta della Slovacchia: calendario partite, convocati, possibili sorprese e pronostici

Dopo le difficoltà incontrate negli anni subito seguenti alla sua nascita, la nazionale slovacca sta diventando un habitué dei campionati europei, che la vedranno al via per la terza volta consecutivamente. L’obiettivo primario è principalmente quello quello di superare lo scoglio della fase a gironi. L’esordio ufficiale della squadra di Calzona è previsto per lunedì 17 giugno alle 18, quando affronterà Lukaku e compagni alla Frankfurt Arena di Francoforte. Il cammino proseguirà venerdì 21 giugno alla Düsseldorf Arena per la sfida contro l’Ucraina alle 15. Infine, il ritorno a Francoforte per l’ultimo impegno, contro la Romania, in programma mercoledì 26 giugno alle 18. Le tappe di avvicinamento all’appuntamento in Germania hanno fatto registrare una sconfitta contro l’Austria ed il pari con la Norvegia, quindi il poker rifilato a San Marino.

La storia

La nazionale slovacca è stata riconosciuta dopo lo scioglimento della Cecoslovacchia, avvenuto nel 1992, sebbene la prima partita ufficiale con nuovo logo e stemma sia avvenuta due anni dopo. Il miglior risultato internazionale è indubbiamente costituito dagli ottavi di finale conquistati in occasione dei Mondiali 2010, e ricordati in Italia per via del 3-2 nell’ultimo incontro nel girone eliminatorio con cui i “Falchi” hanno piegato gli azzurri salendo al secondo posto (per poi uscire contro l’Olanda nella seconda fase). Il primo turno “ad eliminazione diretta” è stato raggiunto anche nella prima partecipazione agli Europei, datato 2016, grazie al primo posto nella graduatoria tra le migliori terze: anche in quell’occasione la corsa della Slovacchia si fermò agli ottavi, con il k.o. contro la Germania. Meno fortunata l’esperienza di tre anni fa: vittoria di misura contro la Polonia, 0-1 contro la Svezia e naufragio contro la Spagna, che si impose 5-0 grazie anche a due autoreti.

Come si è qualificata

Appurata l’impossibilità di tenere il passo di uno scatenato Portogallo (dieci vittorie su dieci uscite e primo posto ipotecato con anticipo), la Slovacchia è riuscita a condurre in porto la missione affidatagli, ovvero concludere al secondo posto il Gruppo J – uno dei tre a sei squadre – senza particolari patemi. Partenza ingolfata (0-0 interno contro il Lussemburgo, poi battuto a domicilio), quindi le affermazioni nei doppi confronti con Bosnia, Islanda e Lichtenstein, quattro delle quali senza incassare reti. Uniche sconfitte quelle rimediate contro i lusitani (0-1 e 2-3, quest’ultima con doppietta di CR7) che non scalfiscono comunque i buoni feedback arrivati durante il percorso con destinazione Germania.

L’allenatore

​Una vita da vice, e due anni da protagonista vissuti dopo aver passato le cinquanta primavera. Una storia singolare quella di Francesco Calzona, iniziata esattamente vent’anni fa sulla panchina della Castiglionese, società toscana impegnata nel campionato di Promozione. Il salto di qualità arriva con la chiamata di Maurizio Sarri che lo vuole al suo fianco nelle avventure di Perugia, Alessandria, Sorrento, Empoli e Napoli, prima di accettare l’offerta del Cagliari nella stagione 2020/2021 dove farà da secondo ad Eusebio Di Francesco. Il ritorno sotto il Vesuvio avviene la stagione successiva, in qualità di collaboratore dell’attuale ct azzurro Luciano Spalletti, quindi il decollo: il 30 agosto del 2022 prende le redini della nazionale slovacca dopo il passaggio di consegne tra Marek Mintál e Samuel Slovák (il quale aveva assunto un incarico ad interim), terminando la Nations League al terzo posto nella Lega C ma soprattutto convincendo tifosi ed opinione pubblica per gioco e risultati, grazie anche alla qualificazione acquisita per Euro 2024. Nel febbraio 2024 viene anche ingaggiato dal Napoli per sostituire l’esonerato Walter Mazzarri, restando sulla panchina partenopea fino alla fine della stagione.

Le stelle

Due gli elementi cardine della formazione slovacca, che costituiscono peraltro le colonne a protezione della porta in cui si sistemerà l’esperto Dubravka (da dicembre in avanti titolare inamovibile in Premier con la casacca del Newcastle). Uno è quel Milan Skriniar già conosciuto alle nostre latitudini prima del trasferimento al Paris Saint Germain, che indosserà presumibilmente la fascia di capitano, mentre l’altro è quel David Hancko molto appetito da diversi club non solo per la sua solidità difensiva, ma anche per la sua propensione al gol (7 quelli segnato nella stagione appena conclusa con il Feyenoord). A governare il centrocampo sarà Stanislav Lobotka, perno della mediana del Napoli, mentre per mettere il pallone il porta Calzona si dovrebbe affidare a Robert Bozenik, attaccante del Boavista, 11 gol quest’anno nelle varie competizioni disputate con i lusitani.

I convocati

Portieri: Martin Dubravka (Newcastle), Marek Rodak (Fulham), Henrich Ravas (New England), Dominik Takac (Spartak Trnava).

Difensori: Peter Pekarik (Hertha Berlino), Michal Tomic (Slavia Praga), Matus Kmet (Trencin), Norbert Gyomber (Salernitana), Denis Vavro (Kodan), Milan Skriniar (PSG), Adam Obert (Cagliari), David Hancko (Feyenoord), Vernon De Marco (Hatta Club), Sebastian Kosa (Spartak Trnava).

Centrocampisti: Jakub Kadak (Lucerna), Matus Bero (Bochum), Juraj Kucka (Slovan Bratislava), Tomas Rigo (Banik Ostrava), Patrik Hrosovsky (Genk), Stanislav Lobotka (Napoli), Ondrej Duda (Verona), Dominik Holly (Jablonec), Laszlo Benes (Amburgo).

Attaccanti: David Duris (Ascoli), Tomas Suslov (Verona), Ivan Schranz (Slavia Praga), Robert Bozenik (Boavista), David Strelec (Slovan Bratislava), Robert Polievka (Dukla Banska Bystrica), Lubomir Tupta (Slovan Liberec), Leo Sauer (Feyenoord), Lukas Haraslin (Sparta Praga).

Riserve: Lubomir Belko (Zilina), Richard Ludha (Teplice), Marek Kristian Bartos (Zeleziarne Podbrezova), Tomas Nemcik (Rosenborg), Peter Pokorny (Slask Wroclaw), Artur Gajdos (Trencin), Erik Jirka (Viktoria Plzen), Adrian Kapralik (Gornik Zabrze), Tomas Bobcek (Lechia Danzica), Erik Prekop (Bohemians Praga), Adam Zrelak (Warta Poznan).

Fonte : Today