AGI – Vestita da donna, truccata da donna, con atteggiamenti e movenze da donna. Donna a tutti gli effetti. Ma con documenti ancora da “rettificare”. Fino a ieri ad un seggio elettorale una persona trans sarebbe stata costretta a mettersi nella fila degli uomini, attirando così lo stupore di tutte le altre persone in coda. Così Padova, come Milano, ha deciso di abolire (con una modifica del regolamento a costo zero ma dal grande impatto) la suddivisione in file maschili e femminili.
“L’idea nasce dall’ascolto del territorio – ha spiegato all’AGI l’assessora ai Servizi Anagrafici del Comune di Padova Francesca Benciolini – ci sono delle persone che ci hanno raccontano che nel doversi posizionare all’interno delle file in una fase di transizione, quindi con documenti non ancora completati, hanno provato una sensazione di disagio tanto che in alcuni casi hanno rinunciato al voto. Quindi si tratta di garantire la parità di opportunità a tutti, a cominciare proprio dal garantire il diritto al voto”.
Non è un caso forse se proprio a Padova si tiene da 17 anni il Pride Village, il più grande festival Lgbt+ d’Italia, o se proprio la “città del Santo” ha lanciato una consultazione per riportare la gender equality tra le statue del Prato della Valle (compensata anche attraverso l’intitolazione di 30 rotatorie ad altrettante donne).
“Si tratta di una attenzione, a costo zero, che nulla cambia nel concreto ma che fa la differenza – ha proseguito – esattamente come il fatto che in tutti i seggi ci sia almeno una cabina di altezza giusta per persone con sedia a rotelle, che persone che non vedono possano essere accompagnate in cabina, che tutti i seggi siano accessibili e senza scale. Sono tutte misure per garantire che il voto possa essere esercitato in piena libertà e serenità”.
L’assessora Benciolini, che non a caso ci tiene ad essere chiamata al femminile, ha anche fatto sapere che già Udine e altre città hanno chiesto informazioni circa la procedura da seguire e di aver inviato il materiale elaborato per i presidenti di commissione in cui si chiudere questa particolare attensione.
Fonte : Agi