Elezioni europee, exit poll: subito una doccia fredda per Meloni dall’Olanda

Le previsioni erano che dall’Olanda sarebbe partita la prima slavina da cui poi sarebbe scaturita la frana che avrebbe travolto l’Europa. E invece i primi exit poll gettano un secchio di acqua fredda sugli entusiasmi della destra europea, compresa quella italiana di Giorgia Meloni. I Paesi Bassi sono stati i primi ieri (6 giugno) a recarsi alle urne, e nonostante i sondaggi affermavano che il Partito della Libertà (Pvv) di Geert Wilders avrebbe conquistato un terzo dei 31 seggi messi a disposizione della nazione, a quanto pare ne dovrebbe avere invece solo sette. Per il partito che a Bruxelles siederà nei banchi di Identità e Democrazia insieme alla Lega di Matteo Salvini, è comunque un ottimo risultato rispetto al 2019, quando non elesse nessun deputato, ma non è il successo tanto atteso e proclamato.

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Wilders ottimista

Alla fine è stato un testa a testa con l’alleanza tra laburisti e Verdi (GroenLinks-PvdA) di Frans Timmermans, il padre del Green Deal, che ne ha ottenuti otto. “Siamo di gran lunga i maggiori vincitori di questa sera”, ha dichiarato Wilders ai giornalisti, esprimendo la speranza che il Pvv possa ancora uscire vincitore una volta che i risultati ufficiali saranno annunciati il 9 giugno, dopo che tutti i 27 Paesi membri avranno espresso il loro voto. “È un bellissimo risultato”, ha detto mostrando un ottimismo forse eccessivo. Alle elezioni nazionali del 22 novembre scorso aveva conquistato 37 dei 150 seggi, la maggioranza relativa della Camera de L’Aia, ma a quanto pare gli olandesi sulle europee non hanno mostrato lo stesso entusiasmo nei suoi confronti.

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Il fattore affluenza

“Contando tutti i seggi dei partiti pro-europei, diciamo al resto d’Europa: non è scontato che la destra radicale vinca queste elezioni!”, ha esultato Timmermans. “Guardate cosa hanno fatto i Paesi Bassi: Fate lo stesso!”, ha aggiunto l’ex vicepresidente della Commissione. L’affluenza ha sfiorato il 47% ed è stata la più alta degli ultimi 35 anni, e sarebbe stato questo il fattore decisivo per la vittoria dei partiti europeisti. Secondo una ricerca condotta da Ipsos I&O per l’emittente Nos, gran parte delle persone che hanno votato per uno dei quattro partiti destinati a formare un governo di destra nei Paesi Bassi sono rimaste a casa.

Ben il 59% di coloro che a novembre hanno sostenuto il Nuovo contratto sociale (Nsc) di Pieter Omtzigt, che governerà con Wilders, è rimasto a casa, così come il 56% di coloro che hanno votato per il Pvv. Rispetto ai risultati delle elezioni generali del 2023, il sostegno ai partiti della coalizione di destra è sceso dal 56,3% al 38,5%, mentre quello all’alleanza di sinistra è aumentato da quasi il 16% a quasi il 22%. Oggi si aprono le urne in Irlanda e nella Repubblica Ceca. Lettonia, Malta, Slovacchia voteranno sabato.

Fonte : Today