Nessuno batte Nvidia

Un sorpasso da record. Il 5 giugno Nvidia ha portato il proprio valore oltre i tremila miliardi di dollari, superando Apple come seconda azienda più capitalizzata alla Borsa di New York. La società di Santa Clara ha annunciato che dividerà ciascuna azione in dieci a partire dal 7 giugno, una mossa che nelle sue intenzioni le renderà più attraenti per i piccoli investitori.

L’aumento del valore di mercato di Nvidia, superiore a quello di Apple, rappresenta un cambiamento significativo nella Silicon Valley, in cui il colosso di Cupertino dominava dal lancio dell’iPhone nel 2007. Le azioni di Nvidia sono salite del 5,2%, chiudendo a 1.224,40 dollari e portando la valutazione della società a 3.012 miliardi di dollari. Nel frattempo, la capitalizzazione di mercato di Apple ha raggiunto 3.003 miliardi di dollari, con un incremento dello 0,8% del valore delle sue azioni. Microsoft rimane al primo posto della speciale classifica, con una capitalizzazione di mercato di 3.150 miliardi di dollari dopo un aumento dell’1,9%.

Il valore delle azioni di Nvidia è aumentato del 147% nel 2024, grazie alla forte domanda relativa ai suoi processori avanzati, con Microsoft, Meta e Alphabet che si sono impegnate nel frattempo per sviluppare le loro capacità di elaborazione di intelligenza artificiale e avanzare nella tecnologia del momento. Dal 22 maggio, quando Nvidia ha pubblicato le sue previsioni sui ricavi straordinari, le sue azioni sono aumentate di quasi il 30%. Il 5 giugno la società californiana ha aggiunto quasi 150 milioni di dollari alla sua capitalizzazione di mercato, più dell’intero valore di AT&T.

Mentre Nvidia beneficia dell’entusiasmo di Wall Street per l’intelligenza artificiale, Apple è alle prese con una domanda debole per gli iPhone e una forte concorrenza in Cina, il più grande mercato di smartphone al mondo. Alcuni investitori ritengono che Apple sia in ritardo rispetto ad altri giganti della tecnologia nell’integrare funzionalità di intelligenza artificiale nei propri prodotti e servizi.

Fonte : Wired