Calcio d’inizio per le elezioni europee, le ultime proiezioni e come seguirle al meglio

Questa è un’edizione speciale di Next, la newsletter settimanale di Europa Today (ci si iscrive qui), per aiutarvi a seguire le elezioni europee come dei pro. Aprono oggi ufficialmente le urne con gli olandesi che saranno i primi a esprimere il loro voto, seguiti domani (venerdì 7 giugno) dagli irlandesi, mentre i cechi voteranno sia venerdì 7 che sabato 8. Sabato andranno alle urne anche i lettoni, i maltesi e gli slovacchi. Nell’ultima giornata elettorale di domenica si concentrano tutti gli altri Paesi membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. In Italia i seggi saranno aperti dalle 15 alle 23 di sabato 8 e dalle 7 alle 23 di domenica 9 giugno. 

Cosa dicono gli ultimi sondaggi?

Le ultime proiezioni mostrano che i gruppi di destra dovrebbero crescere notevolmente, ma nonostante questo popolari, socialisti e liberali dovrebbe avere, insieme, la maggioranza dell’Aula. Le proiezioni danno tra i 182 e i 183 eurodeputati al Partito popolare europeo, tra i 131 e i 136 ai Socialisti & Democratici, tra gli 81 e gli 84 ai Liberali di Renew, tra i 78 e i 79 ai Conservatori e riformisti europei (la destra sovranista di Giorgia Meloni), tra i 69 e i 72 al gruppo Identità e Democrazia (la destra radicale della Lega), tra i 55 e i 58 ai Verdi e tra i 38 e i 41 a La Sinistra. Circa 76 saranno i Non Iscritti, tra cui siedono al momento anche i 5 Stelle (che puntano però nella nuova legislatura ad aderire a una famiglia politica, forse i Verdi o i socialisti).

A livello delle delegazioni nazionali, le più nutrite di Strasburgo potrebbero proprio essere quelle delle due “regine” della destra europea: Le Pen e Meloni, che porterebbero in dote una trentina di eurodeputati ciascuna. Se i loro rispettivi gruppo (Ecr e Id) si unissero, sarebbero la seconda forza dell’Aula. Teoricamente, numeri alla mano, l’Eurocamera potrebbe vedere la nascita di un’inedita maggioranza spostata decisamente a destra, formata da popolari, conservatori e sovranisti (un trio che potrebbe mettere insieme oltre 350 parlamentari negli scenari più rosei), sostenuta da qualche puntello esterno (magari dai non iscritti o dai liberali). Politicamente però è assolutamente improbabile uno scenario del genere.

Come seguire la notte elettorale

Per l’occasione della notte elettorale, l’emiciclo di Bruxelles sarà trasformato in una gigantesca sala stampa con tanto di palco e di postazioni video per la diretta delle emittenti televisive, da cui verranno trasmessi tutti gli aggiornamenti in tempo reale. Naturalmente sarà presente anche Today.it che seguirà lo spoglio con aggiornamenti in diretta. Per giornalisti e appassionati, già a partire da domenica 9 mattina sarà possibile seguire eventi legati alla maratona elettorale. Il primo è un briefing su ‘Tutto quello che c’è da sapere sul Parlamento e sulla notte delle elezioni’, che si terrà alle 11 in inglese e francese (si può seguire qui).

Poi dalle 17:30 inizierà la diretta streaming del Centro multimediale dell’Europarlamento. Dalle 18:15 saranno pubblicate le prime stime nazionali (basate sugli exit poll) e una prima proiezione della nuova Aula è prevista per le 20:15. Intorno alle 23:15-23:30 (cioè dopo che si saranno chiuse le urne in Italia) dovrebbero essere disponibili i primi risultati ufficiali di alcuni Stati membri, insieme a una nuova “ondata” di stime per gli altri e ad una seconda proiezione dei seggi. A mano a mano che le autorità nazionali trasmetteranno al Parlamento le informazioni rilevanti, queste saranno disponibili in tempo reale sul portale dedicato del sito dell’istituzione, mentre l’ultima proiezione aggiornata è prevista per l’una di notte. 

Tutto quello che c’è da sapere sulle europee 2024

Di seguito riportiamo per voi tutte le informazioni principali da sapere su questa tornata elettorale: dalle norme relative all’elettorato attivo e passivo al numero di eurodeputati eletti in Italia, dai candidati e i programmi dei partiti italiani a quelli delle famiglie politiche europee, passando per gli ultimi sondaggi.

Il vademecum sulle europee

Quanti sono i membri eletti?

Attualmente, gli eurodeputati sono 705, mentre nella legislatura che si insedierà questa estate (la decima) saranno 720. I membri dell’Eurocamera provengono da tutti e 27 gli Stati membri, secondo un rapporto di proporzionalità rispetto alla popolazione: la Germania che è la nazione più popolosa, con quasi 85 milioni di abitanti, ha 96 deputati, poi c’è la Francia che con i suoi quasi 70 milioni di abitanti ne ha 81 e l’Italia che ha 76 parlamentari. La piccola isola di Malta, che ha appena 540mila cittadini, di rappresentanti invece ne elegge soltanto sei, così come Cipro e Lussemburgo.

Come si eleggono gli eurodeputati? 

Come detto, non esiste una vera e propria legge elettorale europea applicabile in tutti gli Stati membri. L’unico metodo comune è l’uso del sistema proporzionale puro, per cui ogni partito ottiene un numero di rappresentanti che rispecchia esclusivamente il proprio risultato elettorale – il che disincentiva le coalizioni tra partiti. In Italia ci sono cinque circoscrizioni: Nord Ovest, Nord Est, Centro, Sud e Isole. Nel nostro Paese è inoltre prevista una soglia di sbarramento al 4% a livello nazionale. Sui 27 Paesi Ue, nove hanno una soglia più alta, al 5%, mentre altri due (Spagna e Cipro) ne hanno una più bassa (3% e 1,8% rispettivamente); i restanti 13 non prevedono alcuno sbarramento. 

Come si vota e chi può votare?

Per poter votare alle europee basta essere cittadini italiani maggiorenni, mentre per essere eletti bisogna aver compiuto 25 anni. La soglia di 25 anni per candidarsi, che l’Italia condivide con la Grecia, è la più alta tra gli Stati Ue: in Romania si può essere eletti a 23 anni, in altri nove Paesi membri a 21 e in tutti gli altri a 18. In alcuni Stati anche l’età minima per poter votare è più bassa: si vota dai 16 anni in Austria, Belgio, Germania e Malta e dai 17 in Grecia. Esiste il voto obbligatorio in quattro Paesi membri: Belgio, Bulgaria, Grecia e Lussemburgo.

Insieme all’Italia, solo l’Irlanda, il Belgio e la Polonia prevedono liste aperte, nelle quali cioè è possibile esprimere preferenze per candidati individuali. Sulla scheda, gli elettori italiani possono esprimere fino a un massimo di tre preferenze, le quali tuttavia non possono andare tutte a candidati/e del medesimo genere. 

I programmi dei partiti italiani

Nonostante non sia formalmente obbligatorio per questo tipo di competizione elettorale (tale obbligo esiste solo per le elezioni legislative nazionali), quasi tutti i partiti italiani hanno messo a punto un proprio manifesto elettorale, sulla base del quale chiedere la fiducia di cittadini e cittadine. Europa Today ha raccolto per voi tutti i programmi delle principali forze politiche, che trovate qui sotto.

Il programma di Fratelli d’Italia

Il programma del Partito democratico

Il programma del Movimento 5 stelle

Il programma di Azione – Siamo europei

Il programma degli Stati Uniti d’Europa

Il programma di Forza Italia – Noi moderati

Il programma della Lega

Il programma dell’Alleanza verdi e sinistra

Il programma di Pace terra dignità

Il programma di Libertà

Il programma di Volt

I partiti italiani in Europa

E dove si collocano i partiti nostrani nella legislatura uscente? Il partito della premier, Fratelli d’Italia, è uno dei membri più rappresentati nel gruppo dei Conservatori (Ecr), di cui Giorgia Meloni è presidente dal settembre 2020. Quanto agli altri partiti dell’attuale maggioranza italiana, la Lega ha la delegazione più grossa nel gruppo dell’ultradestra euroscettica di Identità e democrazia (Id), mentre Forza Italia fa parte dei Popolari (Ppe). Passando alle opposizioni, il Partito democratico è un membro dei Socialisti (S&D), mentre nel gruppo dei liberali (Renew) sono attualmente presenti due parlamentari di Azione, uno di Italia viva e un indipendente. Gli eurodeputati del Movimento 5 stelle fanno parte dei non iscritti (alcuni sono passati nel corso della legislatura ad altri gruppi), mentre non ci sono europarlamentari italiani nel gruppo della Sinistra. 

Qui sotto trovate le liste di tutti i partiti nelle cinque circoscrizioni elettorali in cui è suddivisa la Penisola per le europee di giugno.

I candidati nella circoscrizione Nord Ovest

I candidati nella circoscrizione Nord Est

I candidati nella circoscrizione Centro

I candidati nella circoscrizione Sud

I candidati nella circoscrizione Isole

I candidati di punta

C’è poi la questione dei candidati di punta (o Spitzenkandidaten) designati dai partiti politici europei per la presidenza della Commissione. Questa innovazione istituzionale, che non è stata formalizzata a livello giuridico, prevede che il partito che “vince” le elezioni esprima il capo dell’esecutivo comunitario, cioè appunto il proprio kandidat, rendendo la dinamica elettorale più familiare per i cittadini. Ma il potere di nominare il presidente della Commissione resta nelle mani del Consiglio europeo, per questo il sistema, fino ad oggi, ha avuto alterne fortune.

Nel 2014 sembrò avere successo, dato che venne scelto Jean-Claude Juncker (il kandidat dei Popolari, che arrivarono primi alle elezioni), ma nel 2019 il Consiglio europeo nominò a sorpresa Ursula von der Leyen, sempre dei Popolari, ma ignorando il candidato del partito che vinse (di nuovo), Manfred Weber. Quest’anno, gli Spitzenkandidaten sono la stessa von der Leyen (Ppe), il commissario lussemburghese Nicolas Schmit (Pse), il “team Europe” composto da Valérie Hayer, Sandro Gozi e Anne-Marie Strack-Zimmermann (Renew), gli eurodeputati Terry Reintke e Bas Eickhout (Verdi) e Walter Baier, cui si aggiungono Valeriu Ghiletchi (per il Movimento cristiano politico europeo) e Maylis Roßberg e Raül Romeva (per l’Alleanza libera europea).

I partiti europei a Strasburgo

Come detto, gli eurodeputati si eleggono su base nazionale, ma al Parlamento europeo si aggregano non secondo la loro provenienza geografica bensì secondo l’appartenenza politica. In generale, i partiti degli Stati membri sono affiliati ai partiti europei, le quali si riflettono nei gruppi parlamentari dell’emiciclo di Strasburgo. Al momento il gruppo più numeroso è quello del Partito popolare europeo (Ppe) di centro-destra, che conta attualmente 177 deputati. A seguire c’è l’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici (S&D) di centro-sinistra, con 140 seggi. In terza posizione ci sono i liberali di Renew con 102 parlamentari, mentre al quarto posto troviamo i Verdi (Greens/Efa) con 72 deputati. Le destre europee sono ripartite tra i Conservatori e riformisti europei (Ecr) e il gruppo di Identità e democrazia (Id), che dispongono rispettivamente di 68 e 59 seggi nell’assemblea. I deputati della Sinistra (Gue/Ngl) sono 37 e, infine, ci sono 50 parlamentari non affiliati ad alcun gruppo politico. 

Qui sotto trovate i programmi elettorali e gli Spitzenkandidaten (per chi ce li ha) dei partiti europei.

Programma e candidata del Ppe

Programma e candidato del Pse

Programma e candidati di Renew

Programma e candidati dei Verdi

Programma e candidati della Sinistra

Programma dell’Ecr

Programma dell’Id

Fonte : Today