Bevagna: borgo gioiello dell’Umbria dove il Medioevo ha più gusto

LE GAITE E GLI ANTICHI MESTIERI – Uno degli aspetti più interessanti e curiosi della visita a Bevagna è la possibilità di scoprire la storia medievale partendo da un punto di vista inconsueto, cioè attraverso la ricostruzione, storicamente molto accurata, degli antichi mestieri. La narrazione avviene per bocca di un personaggio in costume, che racconta la sua professione in modo vivido e “sul campo”, mostrando in prima persona e per mezzo degli strumenti d’epoca meticolosamente ricostruiti come avveniva la fabbricazione della carta, o delle candele di cera d’api, o come si lavorava in un setificio, dall’allevamento del baco fino alla torcitura dei fili, o ancora nella bottega del “dipintore”, partendo dalla materia prima fino al prodotto finito, secondo gli usi e le tecniche in auge tra la metà del Duecento e la metà del Trecento. Il racconto è preciso e molto vivo: si può anche partecipare a un laboratorio per vivere un’esperienza davvero immersiva e molto coinvolgente. In effetti, l’abilità di questi narratori è messa alla prova ogni anno in occasione del “Mercato delle Gaite”, una grande festa medievale che coinvolge l’intero paese negli ultimi giorni di giugno (nel 2024 l’appuntamento è dal 19 al 30 giugno): le Gaite sono i quattro antichi rioni cittadini (San Giorgio, San Giovanni, Santa Maria e San Pietro) che si sfidano in quattro diverse prove, tra cui il tiro con l’arco, la preparazione del banchetto medievale, la ricostruzione dell’antico mercato e, appunto, gli antichi mestieri. La completezza e la verosimiglianza della ricostruzione sono quindi oggetto di competizione e spinge le quattro Gaite a fare sempre meglio, in una accesissima competizione.

Fonte : TgCom