Giornata mondiale dell’ambiente, un terzo dell’Italia rischia di diventare un deserto

La Giornata mondiale dell’ambiente si celebra ogni anno il 5 giugno e vuole sensibilizzare e promuovere azioni per la tutela ambientale. Il tema del 2024 è “La nostra Terra, il nostro futuro” e si concentra sul ripristino del terreno, la desertificazione e la resilienza alla siccità. Ogni anno, l’evento adotta un tema unico per favorire l’innovazione e il cambiamento sulle tematiche green: le Nazioni Unite hanno descritto la Giornata mondiale dell’ambiente come la più grande piattaforma globale per la sensibilizzazione ambientale. Il focus del 2024 mira a enfatizzare progetti di ripristino, pratiche resilienti alla siccità, agricoltura sostenibile e l’uso di energie rinnovabili in regioni aride. In Italia, Coldiretti ha richiamato l’attenzione su queste sfide diramando uno studio correlato.

Le minacce per l’Italia

L’analisi di Coldiretti su dati di Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e European severe weather database (Eswd, un database che raccoglie gli eventi climatici estremi nel vecchio Continente), diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, rivela che oltre un quarto del territorio italiano (28%) è a rischio di degrado e desertificazione: un dato che sottolinea la diminuzione della disponibilità d’acqua e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. Nei primi cinque mesi del 2024, si sono registrati oltre novecento eventi meteorologici estremi in Italia, evidenziando la gravità della situazione.

La disponibilità idrica nel 2023 è diminuita del 18%, colpendo soprattutto il Sud: in Sicilia, la siccità ha causato gravi emergenze, spingendo gli agricoltori a manifestare a Palermo per chiedere aiuti urgenti. Il mondo agricolo ha chiesto aiuti immediati per salvare le stalle, con gli animali rimasti senza cibo né acqua, e i campi, dove molte produzioni sono state praticamente azzerate. Anche altre regioni come Sardegna, Puglia e Basilicata stanno affrontando gravi problemi di siccità, con effetti devastanti sulla produzione agricola.

Allo stesso tempo, il 2024 ha visto temperature medie di 1,84 gradi superiori alla norma storica, che si sono alternate però a violente ondate di maltempo che hanno colpito il Nord Italia con nubifragi (che rappresentano la metà degli eventi estremi registrati) e grandinate, devastando coltivazioni e allagando terreni, sommergendo cereali e ortaggi e impedendo le semine. Coldiretti ha sottolineato la necessità di investimenti nell’innovazione tecnologica e nella gestione sostenibile delle risorse idriche per affrontare le sfide del futuro: “Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm”, dice Coldiretti.

Fonte : Wired