Gli effetti collaterali conseguenti a un’operazione di questo tipo sono diverse. Le principali complicazioni possono essere una perforazione del tunnel, l’infezione della ferita, la dispersione del pigmento in altre strutture oculari o la cicatrizzazione anomala della ferita con induzione di astigmatismo. Tra gli altri danni ci sono quelli ai plessi nervosi subcorneali che determinano in alcuni soggetti una fotosensibilità spiccata, cioè un’intolleranza alla luce. La presenza del pigmento aggiuntivo, determinata dall’operazione, può portare anche a difficoltà nell’effettuare la visita oculistica e, di conseguenza, a formulare diagnosi di importanti patologie dell’occhio, come il glaucoma. La difficoltà è dovuta soprattutto a esplorare correttamente le strutture retrostanti il pigmento, quindi l’iride, la periferia retinica (soprattutto in pazienti miopi e diabetici) e l’angolo camerulare. La presenza del pigmento potrebbe, poi, costituire un ostacolo ulteriore nell’ applicare le cure adeguate, come i ditrattamenti laser sulla retina, con conseguenza molto serie per la salute dell’occhio e per la vista. Se, per esempio, una rottura retinica non viene trattata tempestivamente può condurre ad un distacco di retina e alla perdita della vista
Fonte : Sky Tg24