Dopo Nheengatu (regione amazzonica) e Kaingang (sud/sud-est del Brasile), Cherokee (Nord America), Kuvi e Kangri (India) e Maori (Nuova Zelanda), Motorola ha presentato oggi a Bolzano i primi smartphone con interfaccia ladina al mondo, realizzati in collaborazione con Lenovo Foundation, la Libera Università di Bolzano e l’Istituto ladino Micurá de Rü.
Si tratta della prima lingua europea a essere implementata nell’ambito dell’iniziativa a favore della preservazione delle lingue di minoranza a rischio di estinzione, fondamentali per tramandare e mantenere vive le culture dei popoli che le parlano. Motorola ha intrapreso questo progetto in linea con la visione del gruppo di fornire una tecnologia più intelligente e a disposizione di tutti, che contribuisca a costruire un futuro più inclusivo, affidabile e smart per chiunque e ovunque.
A Bolzano, il Ladin Day celebra l’inclusività
Dall’hardware al software, l’obiettivo di Motorola è creare prodotti che permettano a tutti gli utenti di sentirsi inclusi grazie alla sua tecnologia, permettendo di realizzare il massimo potenziale di ciascuno. Il ladino è una delle dodici lingue minoritarie ufficialmente riconosciute in Italia. Si tratta di cinque idiomi retoromanzi parlati da circa 30.000 persone residenti in altrettante valli dolomitiche, ed è considerata dall’Unesco tra le lingue a rischio di estinzione. L’agenzia delle Nazioni Unite stima, infatti, che ogni due settimane scompaia una lingua indigena, con la conseguente potenziale perdita di circa 3000 lingue uniche entro la fine del secolo.
Fonte : Wired