Da Twitter a X e adesso da X a XXX: sul social network di Elon Musk il porno è ufficialmente autorizzato

Seguendo un trend che era ormai chiaro da tempo, più o meno dall’arrivo di Elon Musk e dal debutto del piano Twitter Blue con contenuti a pagamento, il social network oggi noto come X ha aperto esplicitamente ai contenuti per adulti (alla pornografia, insomma) aggiornando le sue linee guida in questo senso (qui, in italiano).

Le nuove regole spiegano che “puoi condividere nudi di adulti o comportamenti sessuali la cui realizzazione o diffusione sia avvenuta in maniera consensuale solo se vengono etichettati correttamente e se non vengono mostrati bruscamente”. Con questa frase si intende che gli utenti devono in qualche modo essere avvertiti prima di trovarsi davanti questo tipo di contenuti, e dunque “non ammettiamo la condivisione di contenuti per adulti in punti molto visibili come la foto del profilo o l’immagine d’intestazione”.

twitter: l’annuncio delle nuove regole per i contenuti NSFW

Come funziona il porno su Twitter

In generale, però, secondo quanto si legge, “l’espressione sessuale è una forma legittima di espressione artistica: sosteniamo l’autonomia degli adulti nel creare e interagire con contenuti affini alla loro fede, ai loro desideri e alle loro esperienze, inclusi i contenuti relativi alla sessualità”.

Come sa chi lo frequenta da tempo, Twitter era già molto permissivo nei confronti dei cosiddetti contenuti NSFW (la sigla sta per la frase inglese Not safe/suitable for work, cioè Inadatto per essere visto sul posto di lavoro): questo cambiamento dovrebbe non solo aumentare ulteriormente questa disponibilità ma anche regolare meglio la pubblicazione di questi contenuti. Almeno nelle intenzioni: “Se posti regolarmente contenuti per adulti, ti chiediamo di modificare le impostazioni sui contenuti. In questo modo, copriremo ogni immagine e video con un avviso sui contenuti che dovrà essere accettato prima di procedere alla visione del contenuto multimediale. Puoi anche aggiungere un avviso sui contenuti che sia specifico per un unico post”. Inoltre, “se continui a non contrassegnare correttamente i post, modificheremo le impostazioni del tuo account per te”.

Insomma: mentre sui social si diffonde l’ironia per questo passaggio da X a XXX, l’idea sembra quella di favorire la diffusione di questi contenuti ma anche di impedire che arrivino alle persone sbagliate, cioè appunto i minorenni (che però su Twitter non sono molto tutelati), tant’è che “gli utenti minorenni o comunque quelli che non hanno indicato la data di nascita sul profilo, non possono cliccare per visualizzare i contenuti contrassegnati” come “per adulti”.

Da Twitter, che visto il drastico calo di investimenti pubblicitari forse punta a diventare una sorta di nuovo OnlyFans (cos’è?), hanno anche spiegato che queste novità e indicazioni valgono “anche per contenuti generati dall’IA, fotografici o animati come cartoni, hentai o anime” e che “tra questi contenuti rientrano le raffigurazioni di: nudità parziale o totale (inclusi primi piani di genitali, natiche o seni); comportamenti o simulazioni sessuali di tipo esplicito o implicito, come rapporti sessuali o qualsiasi altro atto sessuale”.

@capoema

Fonte : Repubblica