Fabrizio Gatti, Giampaolo Mannu 06 giugno 2024 06:59
Nome: Ahmed El Senussi.
Nascita: 1934.
Stato: Libia.
Attività: politico, attivista in difesa dei prigionieri politici, nipote di re Idris Al-Mahdi Al-Senussi, deposto il 1° settembre 1969 dal colpo di Stato dell’allora capitano Muhammar Gheddafi.
Dalla motivazione: ”Mentre le lotte interne hanno fatto deviare la Libia dal suo percorso iniziale di democratizzazione, El Senussi invoca un processo di riconciliazione generale come l’unica via per la pace. È contrario a ulteriori interventi militari e sostiene l’indizione di un referendum popolare per determinare l’assetto di un futuro Stato libico. La sua visione politica contempla un governo federale centrale e governi indipendenti per le tre province libiche della Tripolitania, della Barqa (Cirenaica) e del Fezzan. È un acceso sostenitore del ripristino della costituzione del 1951, in base alla quale il federalismo era stato la norma per gran parte della monarchia costituzionale di re Idris”. Premio Sacharov 2011.
Donne e uomini che hanno lottato per la libertà di pensiero:
Andrej Sacharov, Nelson Mandela, Madri di Plaza de Mayo, Oslobođenje, Nurit Peled Elhanan, Izzat Ghazzawi, Asmaa Mahfouz, Ahmed El Senussi, Razan Zaitouneh, Mohamed Bouazizi, Malala Yousafzai, Denis Mukwege, Raif Badawi, Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, Oleg Sentsov, Ilham Tohti, Opposizione democratica in Bielorussia, Alexei Navalny, Il coraggioso popolo ucraino, Jina Mahsa Amini, tutti i vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero
Azione cofinanziata dall’Unione europea nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo nell’ambito della comunicazione. Il Parlamento europeo non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre il Parlamento europeo non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto.
Fonte : Today