Nelson Mandela, l’ex prigioniero che ha sconfitto il razzismo con il perdono

Fabrizio Gatti, Giampaolo Mannu

Fabrizio Gatti, Giampaolo Mannu 06 giugno 2024 06:59

Nome: Nelson Rolihlahla Mandela.

Nascita: 18 luglio 1918.

Morte: 5 dicembre 2013.

Causa: naturale.

Stato: Sudafrica.

Attività: prigioniero politico, attivista contro l’apartheid e il razzismo, presidente della Repubblica Sudafricana dal 1994 al 1999.

Dalla motivazione: ”Figura emblematica della lotta contro il razzismo, ha guidato la storica transizione del Sudafrica dall’apartheid a una democrazia inclusiva sul piano razziale e ha promosso le pari opportunità e la pace per tutti. Nelson Mandela era un membro attivo dell’African National Congress e cofondatore del primo studio legale di colore sudafricano e la sua militanza attiva si intensificava a mano a mano che l’apartheid diveniva più opprimente. Nel 1964 è stato condannato all’ergastolo e infine liberato nel 1990, quando il regime dell’apartheid iniziava a cedere alle pressioni internazionali e interne”. Nel 1988 è stato, con il dissidente sovietico Anatolij Marčenko, il vincitore della prima edizione del Premio Sacharov assegnato dal Parlamento europeo. Nel 1990, insieme con l’ultimo presidente bianco del Sudafrica, Frederick de Klerk, Nelson Mandela ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. 

Donne e uomini che hanno lottato per la libertà di pensiero:

Andrej Sacharov, Nelson Mandela, Madri di Plaza de Mayo, Oslobođenje, Nurit Peled Elhanan, Izzat Ghazzawi, Asmaa Mahfouz, Ahmed El Senussi, Razan Zaitouneh, Mohamed Bouazizi, Malala Yousafzai, Denis Mukwege, Raif Badawi, Nadia Murad e Lamiya Aji Bashar, Oleg Sentsov, Ilham Tohti, Opposizione democratica in Bielorussia, Alexei Navalny, Il coraggioso popolo ucraino, Jina Mahsa Amini, tutti i vincitori del Premio Sacharov per la libertà di pensiero

Disclaimer Next Europa in transizione-2

Azione cofinanziata dall’Unione europea nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo nell’ambito della comunicazione. Il Parlamento europeo non ha partecipato alla sua preparazione e non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto, né si considera da essi vincolato. Gli autori, le persone intervistate, gli editori o i distributori del programma ne sono gli unici responsabili, conformemente al diritto applicabile. Inoltre il Parlamento europeo non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni diretti o indiretti derivanti dalla realizzazione del progetto.

Fonte : Today