Il primo ministro è intervenuto in occasione del Festival Turath Islami, sull’eredità intellettuale islamica, che si è tenuto nello Stato di Selangor. Secondo il premier gli sviluppi dell’AI – a suo avviso basata su idee e concetti occidentali – in Malaysia devono “andare di pari passo con i principi islamici”.
Kuala Lumpur (AsiaNews) – La tradizione e i principi islamici dovranno essere applicati nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in Malaysia, ha detto il primo ministro Anwar Ibrahim, sottolineando che lo sviluppo della tecnologia finora si è basato su idee e concetti occidentali.
“Il settore dell’intelligenza artificiale non deve essere completamente utilizzato secondo il modello occidentale, ma vi devono essere applicati i valori del ‘turath islam’”, ha detto il premier durante l’inaugurazione di un seminario accademico (Riyadhu As-Salihin), che si è tenuto in concomitanza con il Festival Turath Islami a Shah Alam. Con “turath islam” si fa riferimento all’eredità intellettuale dell’epoca d’oro dell’Islam.
“Le competenze e il progresso dell’IA nel Paese devono essere riempiti con i tesori della conoscenza e l’eredità dell’Islam, da utilizzare come un corpus in modo che lo sviluppo della tecnologia vada di pari passo con l’adab islamico e l’akhlak”, facendo riferimento alla moralità e alle pratiche islamiche. “Sono molto preoccupato che i valori incorporati nella tecnologia facciano riferimento al pensiero occidentale”, ha continuato ancora Anwar Ibrahim. “A causa di ciò, sento che la tradizione intellettuale islamica deve essere inclusa in modo che l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei Paesi musulmani non si allontani dal sistema e dai valori morali islamici”.
Allo stesso tempo il primo ministro ha elogiato il governo locale dello Stato di Selangor per l’organizzazione del Festival Turath Islami (il festival dell’eredità islamica, che si è svolto dal 26 maggio al 2 giugno) per far rivivere i capolavori dell’Islam e allo stesso tempo nutrire la “cultura dell’amore per la conoscenza” in Malaysia. “Ciò che viene fatto a Selangor è interessante”, ha commentato il premier. “Lo Stato si sforza di mantenere la tradizione di diffondere la conoscenza alla vecchia maniera, attraverso i pondok e gli sheikh” (collegi islamici e mentori o insegnanti).
Il festival ha visto la partecipazione di alcuni dei principali del mondo islamico, come l’ex Gran Mufti d’Egitto, il professor Ali Jum’ah.
Il governatore dello Stato di Selangor, Datuk Seri Amirudin Shari, anch’egli presente al festival, ha dichiarato: “Ci siamo impegnati a integrare la tradizione islamica attraverso l’istituzione della Turath Academy, sotto la gestione della moschea di Stato, la Masjid Sultan Salahuddin Abdul Aziz Shah”. Il governo statale ha inoltre redatto un programma per una serie di lezioni con insegnanti studiosi di religione nelle moschee, una pratica chiamata “talaqqi”. All’inizio il progetto sarà avviato in nove distretti di Selangor.
“Siamo consapevoli che nella modernità e con le limitazioni del tempo, soprattutto di fronte alle crisi politiche, economiche, sociali e della globalizzazione, molti di noi sono quasi sopraffatti dalla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi, per cui alcuni di noi cadono nell’estremismo, nel fanatismo, nel razzismo e nel bigottismo. È giunto il momento di abbracciare la turath come pilastro per le persone”, ha detto Amirudin.
Fonte : Asia