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“È un miracolo, mia figlia non ha un graffio, anche se le è esploso il lunotto davanti. Se ci ripenso ancora tremo”. A parlare è Mario Panchieri, uno dei testimoni del terribile incidente avvenuto a Rosignano, che è costato la vita a tre persone. L’uomo, insieme alla moglie e alla figlia, si trovava all’interno della sua auto nei pressi del casello.
“È un miracolo, mia figlia non ha un graffio, anche se le è esploso il lunotto davanti. Se ci ripenso ancora tremo”. Inizia così il racconto di Mario Panchieri, che insieme alla moglie e alla figlia si trovava all’interno della sua auto nei pressi del casello dove è avvenuto il terribile incidente di Rosignano e che è costato la vita a tre persone.
Un’auto è piombata a folle velocità sul casello di uscita dell’autostrada A12 e ha travolto gli altri veicoli fermi e uno dei gabbiotti del pedaggio prima di rimbalzare e capovolgersi a sua volta. La vettura di Panchieri, intervistato dal quotidiano Il Tirreno, è stata presa di striscio dalla carambola.
“Stiamo andando lì in vacanza – ha raccontato l’uomo, in viaggio con la famiglia da Innsbruck a Riparbella, località in provincia di Pisa. – ci siamo messi in viaggio e arrivati a questo casello pensavamo di essere ormai prossimi ad arrivare. Mi sono messo in coda, quando è arrivato il mio turno ho pagato il pedaggio e poi ho iniziato a muovermi per riprendere il viaggio”.
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“All’improvviso ho sentito un grande botto alle nostre spalle. – prosegue ancora Panchieri – Non ho fatto in tempo neppure a rendermi conto di quello che stava accadendo che qualcosa ci ha colpito con forza, una sorta di tamponamento ma molto più violento. Tanto che il lunotto posteriore è letteralmente esploso verso l’interno”.
È stato diffuso anche un video in cui si vede chiaramente la dinamica dell’incidente: l’auto che arriva senza frenare e a grande velocità verso il casello, che ne uscirà distrutto. “La mia bambina era nel suo seggiolone, che è incastrato tra i sedili con lei rivolta verso la parte posteriore dell’auto. Per fortuna avevamo il bagagliaio pieno fino sopra il limite – prosegue il testimone – questa roba ha fatto da schermo alla bambina. La maggior parte dei vetri si sono fermati contro i bagagli, non l’ha neppure sfiorata”.
“L’urto è stato talmente forte da spingerci in avanti e a quel punto, senza pensarci, ho accelerato e ho fatto alcuni metri fuori da quell’inferno. La migliore decisione della mia vita. Poi sono corso ad aiutare: nell’auto che ci ha tamponato c’era un bambino che sanguinava, spero abbia solo ferite lievi. Ma dietro i veicoli erano tutti accartocciati – conclude – non ho visto quello che è successo, ma c’era una donna che urlava, tutti erano nel panico. È stato un inferno“.
Chi sono le vittime dell’incidente al casello
Le vittime dell’incidente al casello di Rosignano sulla A12 sono due coniugi tedeschi di Ausburg che si trovavano nell’auto che ha colpito le altre, il 61enne Robert Friendrich Fendt e la 68enne Maria Cornelia Schubert.
Nello schianto ha perso la vita anche un 21enne italiano, Marco Acciai, un giovane fiorentino che pare fosse seduto dal lato passeggero della vettura colpita per prima.
Marco Acciai, il 21enne morto nell’incidente.
Nell’incidente è rimasta ferita anche una intera famiglia di quattro persone tra cui due bimbi piccoli di 3 e 6 anni che viaggiavano su una Hyundai rossa con targa lituana che aveva appena pagato al casello. Ferita anche la donna al volante della fiat 500 e il casellante nel gabbiotto divelto.
Fonte : Fanpage