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Greta Spreafico, 53enne di Erba (Como), è sparita nel nulla due anni fa da Porto Tolle (Rovigo). Da allora la famiglia e gli amici chiedono verità sul suo caso. In questi giorni è stato reso noto che la Procura di Rovigo ha aperto nuove indagini per omicidio.
Greta Spreafico
Greta Spreafico aveva 53 anni quando è sparita nel nulla nella notte tra il 3 giugno e il 4 giugno 2022 da Porto Tolle, comune che si trova in provincia di Rovigo. La donna è originaria di Erba, un comune che si trova in provincia di Como: da due anni nessuno sa che fine possa aver fatto. In quei giorni di giugno 2022 si trovava in Veneto per concludere la vendita di una proprietà di famiglia. Il 6 giugno, infatti, aveva un appuntamento con un notaio per il rogito della vendita dell’abitazione: incontro al quale non si è mai presentata.
La denuncia presentata dal fidanzato
A denunciare la sua scomparsa è stato il fidanzato. Da quel momento sono scattate le ricerche da parte delle forze dell’ordine: Greta non è mai stata trovata, così come la sua automobile – una Kia Picanto nera – e uno dei due cellulari. L’altro è stato trovato nell’appartamento della 53enne.
La donna è appassionata di musica. Prima della scomparsa, stava vivendo un periodo molto difficile a causa di una malattia: una intossicazione da metalli pesanti. Qualche settimana prima di sparire, aveva inviato un messaggio vocale via WhatsApp all’investigatore Ezio Denti, che aveva ingaggiato, in cui affermava: “Voglio solo vivere, io sono terrorizzata a morte“.
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Le nuove indagini della Procura di Rovigo per omicidio
Inizialmente la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo per sequestro di persona e ha indagato un amico di Greta, con cui la 53enne aveva trascorso l’ultima notte, ma la sua posizione è stata archiviata. Parallelamente è stato aperto un fascicolo a Como per circonvenzione di incapace.
In queste ore è emersa la notizia che su istanza dell’avvocata Nunzia Barzan, che assiste la famiglia, la Procura di Rovigo ha aperto nuovamente le indagini: questa volta per omicidio e ci sarebbe già un indagato, di cui però non si conosce il nome.
Sul caso di Greta, la famiglia chiede che venga fatta chiarezza su alcuni punti: in primis se la 53enne avesse ancora una relazione con il compagno. L’uomo nella denuncia aveva affermato che stessero insieme e andassero d’amore e d’accordo. In realtà alcuni amici della donna hanno affermato che i due non avessero più una relazione. C’è poi la questione relativa ai testamenti: sembrerebbe che Greta, come raccontato dal fratello a Fanpage.it, scrivesse testamenti ogni anno sempre a beneficio della madre. L’ultimo, che risale al 2021, era invece a beneficio del fidanzato.
Infine le dichiarazioni di alcuni vicini di casa che hanno affermato di aver visto l’uomo alle 10 del mattino del 4 giugno e non alle 22, come lui ha detto agli inquirenti.
Fonte : Fanpage