Elezioni europee 2024: come si vota

Elezioni europee: dal 6 al 9 giugno si recheranno alle urne i cittadini dei 27 Paesi membri dell’Unione europea per scegliere i nuovi 720 deputati del Parlamento. I primi a esprimere il loro voto saranno gli olandesi, che andranno alle urne giovedì 6, seguiti il giorno successivo dagli irlandesi, mentre i cechi voteranno sia venerdì 7 che sabato 8. Sabato andranno alle urne anche i lettoni, i maltesi e gli slovacchi, nonché gli italiani – i quali troveranno i seggi aperti anche domenica 9 giugno. Nell’ultima giornata elettorale di domenica si concentrano dunque tutti gli altri Paesi membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.

Età minima e soglia di sbarramento

Si può votare a partire dai 16 anni in quattro nazioni: Austria, Belgio, Germania e Malta, con l’Austria che è stata la prima nazione del blocco ad abbassare l’età minima già nel 2007. In Grecia invece si va alle urne a partire dai 17 anni. Negli altri 22 membri dell’Unione, Italia compresa, dai 18 anni in su. Per quanto riguarda le soglie di sbarramento l’Unione europea fissa il 5% come limite massimo a cui i 27 Paesi membri devono attenersi nelle loro leggi nazionali per le europee.

Ad applicare questa soglia massima sono nove Stati membri (Repubblica Ceca, Francia, Croazia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia). In realtà poi in Lituania vi è una soglia aggiuntiva del 7% per liste che uniscono più partiti. A Cipro, lo sbarramento si ferma all’1,8%, mentre l’Italia lo sbarramento è al 4%, come in Svezia e Austria. La Grecia, invece, è l’unico Paese Ue con uno scoglio del 3%.

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Voto all’estero

I cittadini che vivono all’estero e sono regolarmente iscritti all’Aire, riceveranno a casa il certificato elettorale e potranno votare nei consolati della nazione di residenza. Ma se vorranno potranno anche scegliere di votare per le liste locali e non quelle del loro Paese di origine. Ad esempio un italiano che vive in Spagna può rinunciare al suo voto in Italia ed esprimere la sua preferenza per i candidati spagnoli della sua circoscrizione.

Fonte : Today