La missione vaticana per una soluzione di pace tra Ucraina e Russia procede per la sua strada, con la speranza che la conferenza in programma in Svizzera possa essere “utile a gettare le basi per preparare il terreno per i prossimi passi”. A sostenerlo è il cardinale Matteo Zuppi, l’inviato del Papa per la missione di pace, in un’intervista esclusiva alla Itartass. “La missione continua – ha detto -, in particolar modo a livello umanitario. La Santa Sede può agevolare il ricongiungimento dei minori con le loro famiglie, così come lo scambio di prigionieri e lo scambio di informazioni che possono essere utili alle famiglie. Se necessario, sono pronto a fare nuovi viaggi a Mosca e Kiev ma non sono in programma in questo momento”. Il porporato ha osservato che è importante evitare un aumento del grado di tensione, e ha sottolineato l’importanza della dichiarazione su questo tema del segretario di Stato vaticano, il cardinale Parolin, che ha messo in guardia dal pericolo di un’escalation incontrollata, nonché della posizione equilibrata del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, in merito all’uso di armi occidentali contro obiettivi nella Federazione Russa. “Penso che l’Europa abbia una grande responsabilità ed è quella di contribuire alla soluzione del conflitto attraverso i negoziati – ha sottolineato -, e non ci possono essere altre basi per raggiungere un accordo di pace giusto e affidabile”. “L’Europa unita, nata dopo la seconda guerra mondiale e basata sul rifiuto della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti – ha proseguito il cardinale – non deve abbandonare questa visione. Ogni giorno che passa, il numero delle vittime e delle sofferenze aumenta, e tutti devono fare uno sforzo credibile per creare le condizioni per il dialogo e il negoziato. Tutti devono fare passi concreti”.
Fonte : Sky Tg24