Piogge monsoniche in Sri Lanka: almeno 12 morti e allerta inondazioni

Le piogge torrenziali che continuano senza tregua da giorni ieri hanno provocato vittime e dispersi. Vaste distruzioni, chiuse le scuole. Attese precipitazioni fino a 150 mm: l’invito del Centro per la gestione dei disastri alle popolazioni delle valli a spostarsi in zone più elevate. La rabbia degli abitanti di Maikkulama a Chilaw: “Inondazioni due o tre volte l’anno. Nessuno presta attenzione alla nostra situazione”. 

Colombo (AsiaNews) – Sono tragici gli effetti delle piogge monsoniche che in questi giorni stanno sferzando lo Sri Lanka. Il Paese ha emesso un’allerta per le inondazioni poiché le precipitazioni continuano senza tregua: da ieri, 2 giugno, l’alta diffusione di inondazioni ha causato 12 decessi e diffuse distruzioni. Diverse province hanno subito gravi danni; 5 di loro sono state informate che sono probabili imminenti forti rovesci di oltre 100 mm. Tutte le scuole sono state chiuse per oggi, mentre domani non apriranno quelle dei distretti di Rathnapura, Kegalle, Galle, Matara e Kalutara; nella zona di Homagama, distretto di Colombo, la chiusura è prorogata fino a mercoledì 5 giugno.

Nelle prime ore di oggi 5 persone risultavano ancora disperse. Gli straordinari rovesci di oltre 100 mm sono previsti in alcune località delle province occidentali, come Sabaragamuwa, ma anche centrali, meridionali e nord-occidentali, secondo il dipartimento Met. L’allerta è stata emessa dal Centro per la gestione dei disastri (DMC), che ha sottolineato il pericolo di gravi inondazioni nella periferia della capitale Colombo e in molte altre aree dell’isola, a causa delle forti piogge torrenziali. Il Dipartimento per l’Irrigazione ha dichiarato che, a causa delle forti piogge che si sono abbattute fin dalle prime ore di ieri, i livelli d’acqua del fiume Kelani, alla periferia di Colombo, e del fiume Gin, nel sud dello Sri Lanka, hanno raggiunto i livelli di piena.

Sempre secondo il Dipartimento per l’Irrigazione, è possibile che nelle prossime 48 ore si verifichino gravi inondazione in alcune zone basse delle valli di Aththanagalu Oya e Uruwal Oya, situate a Diwulapitiya, Mirigama, Attanagalla, Mahara, Gampaha, Minuwangoda, Ja-ela, Katana e Wattala. Inoltre, è stato esteso ulteriormente un avviso di frana diramato dell’Organizzazione Nazionale di Ricerca Edilizia (NBRO), emesso per i distretti di Galle, Matara, Hambantota, Colombo, Kalutara, Kandy, Nuwara Eliya, Kegalle, Kurunegala e Ratnapura. Il DMC ha dichiarato di aver consigliato alle famiglie che vivono in aree basse di spostarsi in zone più elevate. Il Dipartimento di Meteorologia, nella sua ultima allerta meteo di domenica, ha dichiarato in aggiunta che sono attesi oltre 150 mm di pioggia nelle province occidentali e meridionali e ha avvertito la popolazione di rimanere in casa. Il DMC ha dichiarato che le forze dell’ordine sono state sollecitate a stare in allerta nel caso in cui fossero necessarie operazioni di ricerca e salvataggio nelle aree allagate.

Nel frattempo, gli abitanti del villaggio di Maikkulama a Chilaw, distretto di Puttalam, che per la maggior parte dell’anno è soggetto a inondazioni, accusano i funzionari governativi e i politici. “Nessuno ci presta attenzione. Affrontiamo le inondazioni due o tre volte l’anno. Tutti gli abitanti del villaggio sono andati a protestare sull’autostrada chiedendo soluzioni”, racconta ad AsiaNews uno di loro, Sulochani. “Persino il funzionario del villaggio non viene a vedere questa tragica situazione. Non abbiamo cibo. Non abbiamo acqua potabile. Sono ormai tre settimane che siamo sotto l’alluvione”, gli fa eco Parameshwarn.

“Da quando sono iniziate le piogge, tutte le strade sono state allagate. Questo non ci sarebbe successo se i sistemi di drenaggio fossero stati progettati e costruiti correttamente”, ha dichiarato Chandana Costa ad AsiaNews. “Ci sono bambini piccoli e persone malate. Io sono un cardiopatico. Ma non si può stare a casa comodamente. L’acqua è entrata in casa. Il gabinetto è straripato. Nel prossimo futuro si diffonderanno diverse malattie”. Parameshwaran ha anche detto che dalle 300 alle 500 famiglie hanno affrontato molti problemi a causa delle inondazioni provocate dalle forti piogge. “Non possiamo fermare la pioggia. Ma possiamo fermare le inondazioni fornendo soluzioni. Le autorità dovrebbero farlo”. Nella tenuta chiamata Chilaw Malwatta vivono circa 30 famiglie che svolgono lavori saltuari. Durante la stagione delle piogge, tutte le case sono state allagate. Un lago vicino trabocca di ibisco giapponese e i locali sostengono che il lago esonda durante la stagione delle piogge – travolgendo le loro case – a causa della mancanza di pulizia e di sistemi di drenaggio.

Fonte : Asia