Google, abbiamo visto il futuro delle videochiamate e ci ha lasciato a bocca aperta

Starline, il progetto di Google che permette di fare videochiamate in 3D sfruttando l’intelligenza artificiale, può far pensare ad una sorta di “finestra magica”. Non esagero quando dico che questa invenzione del gigante tecnologico mi ha lasciato a bocca aperta, dandomi l’impressione di essere finita dentro un episodio di Black Mirror.

Recentemente il colosso ha mostrato i muscoli in occasione dell’I/O, la sua annuale conferenza dedicata agli sviluppatori. Uno dei prodotti più notevoli che ho avuto modo di provare durante l’evento è stato proprio Starline, che il product manager del progetto Mohamed Abdelgany ha mostrato ad alcuni giornalisti. Dopo un’iniziale chiacchierata in uno degli uffici di Google nella sede di Mountain View sono stata accompagnata in una sala privata. Qui mi sono accomodata su una panca collegata a un tavolo di legno, davanti a uno schermo da 65 pollici, dove ho potuto provare per la prima volta la “finestra magica” di Google.

Sul display è comparso Abdelgany. Definire videochiamata quella a cui ho preso parte non rende l’idea. L’esperienza ricorda in qualche modo l’iperpresenza di un ologramma 3D, in cui tutto appare estremamente reale e futuristico. Da una certa angolazione, ho avuto l’impressione che il product manager di Google fosse realmente seduto di fronte a me, nonostante si trovasse in un’altra stanza dell’edificio. Quando un certo punto della breve videochiamata, Abdelgany ha afferrato una mela e ha fatto il gesto di porgermela, il mio primo istinto è stato quello di allungare la mano per prenderla. Il mio cervello era convinto che il frutto fosse davvero a portata di mano, pronto per essere toccato e addirittura mangiato.

Posso mostrarti questa mela e posso vedere esattamente quello che stai guardando“, mi ha detto Abdelgany dopo aver preso posto davanti allo schermo. La sua immagine a grandezza naturale era proiettata di fronte a me, con tanto di volume, profondità e ombre. Ogni dettaglio era incredibilmente fedele alla realtà e le straordinarie immagini erano arricchite dall’audio spaziale.

Google è molto cauta quando si tratta di condividere informazioni sul progetto, e prima della dimostrazione ci è stato chiesto di non scattare fotografie né registrare video. Quello che posso raccontare è che Starline permette di parlare, gesticolare e stabilire un contatto visivo con un’altra persona proprio come se ci si trovasse nella stessa stanza. Niente a che vedere con una tradizionale videocall, insomma. Il progetto incarna la visione di Google per il futuro delle videochiamate, e sembra aver ricevuto la piena approvazione dell’amministratore delegato del gigante Sundar Pichai.

Fonte : Wired