Halla Tomasdottir sarà la nuova presidente dell’Islanda. L’imprenditrice, 55 anni, si è aggiudicata la corsa tutta al femminile per la carica, ribaltando i pronostici della vigilia, secondo cui l’ex premier ambientalista Katrin Jakobsdottir dominava nettamente nelle intenzioni di voto nella capitale Reykjavik e puntava al 25,6% dei consensi a livello nazionale. La nuova presidente succederà il primo agosto prossimo a Gudni Th Johannesson che non si è ricandidato dopo due mandati.
5 punti percentuali di vantaggio sulla favorita
Tomasdottir ha battuto a sorpresa Jakobsdottir, nota anche oltre confine per le sue posizioni progressiste e femministe, ottenendo il 34,3% dei consensi. La sfidante ha sfiorato il risultato atteso, fermandosi però al 25,2%. Terza, al 15,5%, l’attuale direttrice dell’agenzia energetica statale e docente ad Harvard, Hrund Logadottir. Secondo i dati preliminari, la partecipazione al voto è stata di oltre il 64% dei circa 267mila elettori aventi diritto, la più alta in un’elezione presidenziale dal 1996.
Jakobsdottir ha ammesso la sconfitta in mattinata
In mattinata, quando sono stati resi noti i primi risultati, Jakobsdottir ha ammesso la sconfitta e si è congratulata con Tomasdottir, augurandole buona fortuna. “So che sarà una buona presidente”, ha riferito alla televisione nazionale Ruv. In Islanda la figura del presidente ricopre una posizione prevalentemente cerimoniale, agendo come garante della costituzione e dell’unità nazionale. Ha tuttavia il potere di veto legislativo e di indire referendum. A queste elezioni si presentavano 12 candidati in totale, tra cui Hrund Logadottir, presidente dell’Agenzia nazionale per l’energia, il comico ed ex sindaco di Reykjavi’k Jon Gnarr e il politologo Baldur Thorhallsson.
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Chi è Halla Tomasdottir
Fondatrice di Audur Capital, una società di investimento fondata nel 2007 per promuovere i valori femminili nel settore finanziario, Tomasdottir non ha esperienze pregresse in politica. Amministratrice delegata di The B Team, un’organizzazione no-profit fondata dal miliardario britannico Richard Branson per promuovere nelle pratiche commerciali che rispettano i valori umanitari e il clima, durante la sua campagna ha espresso l’intenzione di rendere l’Islanda un modello per soluzioni sostenibili ed ecologiche e ha sostenuto l’uguaglianza per tutti e un contratto sociale basato sulla giustizia, pace e inclusione.
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Fonte : Sky Tg24