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Verranno riaperte le indagini sulla scomparsa di Greta Spreafico. Lo ha deciso la Procura di Rovigo, su istanza dell’avvocato di famiglia che ora potrebbe indagare per omicidio e occultamento di cadavere.
La Procura di Rovigo, su istanza dell’avvocata Nunzia Barzan, ha deciso di riaprire le indagini sulla scomparsa di Greta Spreafico. Della rocker di Erba (in provincia di Como) non si hanno più notizie dal 4 giugno del 2022 e lo scorso autunno si è proceduto con l’archiviazione del fascicolo a carico dell’allora unico indagato, Andrea Tosi, ovvero l’ultimo a vedere la 53enne. Stando a quanto affermato da Davide Barzan, consulente della famiglia Spreafico, i magistrati veneti ora indagheranno “verosimilmente per omicidio” e quindi anche occultamento di cadavere.
La scomparsa di Greta Spreafico
Il fascicolo che era stato archiviato lo scorso autunno aveva un unico indagato, Andrea Tosi, e ipotizzava i reati di sequestro di persona, prima, e di distruzione e occultamento di cadavere, poi. Il giardiniere 58enne, infatti, era stato l’ultimo a vedere Spreafico. I due si erano conosciuti da poche settimane e, stando a quanto emerso durante le indagini, avevano passato insieme la serata in un bar di Adria (in provincia di Rovigo).
La 53enne si trovava in quella zona per vendere a un suo cugino la casa del nonno per una cifra pari a 800mila euro. L’incontro era stato pianificato per il 6 giugno, ma Spreafico non si sarebbe mai presentata all’appuntamento. A dare l’allarme sulla sua scomparsa era stato il compagno che, dopo averci parlato al telefono nelle prime ore della mattinata del 5 giugno, non era riuscita più a rintracciarla.
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Proprio il 6 giugno, i carabinieri si sono presentati nell’abitazione di Spreafico a Porto Tolle e hanno trovato un suo cellulare spento. L’altro, invece, è ancora scomparso. Risulta ancora scomparsa anche la Kia Picanto della rocker. L’ultimo avvistamento risale alle 5:16 del 4 giugno 2022, al varco in località Bonelli di Porto Tolle.
Le nuove ipotesi di reato
La famiglia di Spreafico, in particolare il fratello Simone, non ha mai creduto a un allontanamento volontario della 53enne. Ma nemmeno in una presunta colpevolezza di Tosi (cui posizione è stata archiviata). Secondo i parenti della rocker, come hanno detto a Fanpage.it, ci sarebbero alcune testimonianze che loro ritengono rilevanti e che non sarebbero mai state ascoltate come avrebbero meritato.
La riapertura delle indagini implica che la Procura è venuta a conoscenza di elementi significativi che potrebbero dare una risposta sulla scomparsa di Spreafico. Secondo il consulente della famiglia Spreafico, è verosimile che il nuovo fascicolo sia stato aperto con le ipotesi di reato di omicidio e occultamento di cadavere, ma ancora non è stato reso noto in via ufficiale. C’è riserbo sul nome della persona indagata.
Fonte : Fanpage