A due anni dalla sparizione di Greta Spreafico, la procura di Rovigo ha aperto un nuovo fascicolo, indagando questa volta per omicidio. La cantante di musica rock residente a Erba, provincia di Como, è scomparsa il 4 giugno 2022: si era recata a Porto Tolle (Rovigo) per trattare la vendita di una casa di famiglia, ma all’appuntamento con l’acquirente non si era mai presentata. Ad annunciarlo, come riporta la stampa locale, è stato il consulente della famiglia Davide Barzan, intervenendo a “Storie italiane” su Rai1.
Archiviato il fascicolo sull’amico giardiniere
A ottobre la procura veneta aveva fatto richiesta di archiviazione nei confronti dell’unico indagato: Andrea Tosi, giardiniere 58enne che la donna aveva conosciuto sui social e che sarebbe stato l’ultima persona a trascorrere del tempo con lei prima della scomparsa.
La nuova inchiesta è stata avviata su istanza dell’avvocata Nunzia Barzan. Si procede verosimilmente per omicidio e occultamento di cadavere. “Non era la persona giusta su cui puntare lo sguardo – dice il fratello, Simone Spreafico, citato dal Corriere – secondo noi ha visto qualcosa, potrebbe essere stato testimone involontario ma non è la persona che potrebbe aver fatto del male a Greta. Secondo noi va indagato altro. Speriamo che questa volta abbiano rivolto lo sguardo dalla parte giusta”.
L’ultimo avvistamento
A lanciare l’allarme sulla scomparsa della donna era stato il compagno, che non riusciva a raggiungerla telefonicamente. Uno dei suoi due cellulari era scomparso, mentre l’altro fu ritrovato spento all’interno dell’appartamento. L’ultima persona ad averla vista sarebbe stato appunto il giardiniere Andrea Tosi, che avrebbe passato la serata con Greta in un bar di Adria (Rovigo).
L’ultimo avvistamento dell’auto della donna, una Kia Picanto mai ritrovata, risale alle 5:16 del 4 giugno 2022, quando una telecamera della zona immortala l’autovettura sotto in località Bonelli a Porto Tolle.
La lettera di diffida e i rapporti familiari
Nel maggio dello scorso anni, a 11 mesi dalla scomparsa, “Chi ‘ha visto?” ha dato conto di alcuni documenti inediti tra cui una lettera che Greta Spreafico avrebbe inviato ai suoi avvocati nel dicembre 2021 con una richiesta di aiuto per via di problemi in famiglia con la madre e i fratelli. Sarebbe stata scritta poco prima che lasciasse la sua villa di Erba, dove era cresciuta, per andare a convivere con il compagno.
Poco tempo prima la cantante averebbe infatti ricevuto una lettera di diffida dalla madre contenente accuse pesanti, tra cui quella di aggressioni fisiche e di aver sottratto mobili dalla casa di famiglia. Accuse che Greta rigettava appunto nella lettera di risposta al suo legale, in cui annunciava anche la volontà di lasciare la sua casa per trasferirsi dal compagno. La vendita era stata pianificata per il 6 giugno, due giorni dopo la sua scomparsa, e da quest’ultima avrebbe ricavato circa 80mila euro.
Fonte : Today