Perché Angelina Mango è la Rosalìa italiana (e dobbiamo andarne orgogliosi)

Dal primo giorno in cui ha messo piede nella scuola di Amici (il programma condotto da Maria De Filippi) è parso chiaro che avesse qualcosa in più rispetto agli altri allievi. Non è un caso, infatti, che abbia vinto la categoria canto (anche se si sarebbe meritata la vittoria di tutta l’edizione). Ma, la storia lo insegna, non sempre è necessario raggiungere il primo posto per avere successo. Lei è Angelina Mango, o più conosciuta semplicemente come “Angelina”, come se quel cognome (che inevitabilmente ha un peso) non fosse necessario. Infatti non lo è.

La cantautrice, infatti, nonostante il prestigio del cognome che porta, non lo ha mai “sfruttato”. Nè mai ha mostrato sofferenza. Un po’ come fatto già in precedenza da LDA (Luca D’Alessio, figlio del più noto Gigi). Così Angelina è riuscita a costruire una propria identità artistica indipendente. Un’identità che – dalla vittoria a Sanremo in poi – si è evoluta e definita in una direzione che appare chiara. Il modello di riferimento, difficile non accorgersene, è (anche) Rosalìa. 

Chi è Rosalìa 

24.7 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, undici Latin Grammy Awards, un MTV Europe Music Award, quattro MTV Video Music Awards e due Grammy Award. Rosalía Vila Tobella, conosciuta semplicemente come Rosalía, è la vera rivelazione della musica latina. Negli ultimi anni – dal 2023 in particolar modo, ma anche da prima – Rosalìa è stata in grado di raggiungere un vasto pubblico. Cantautrice, produttrice, discografica e attrice. L’artista spagnola è riuscita a spaziare e a crescere, mostrando le sue numerose doti.

Poliedriche, diverse, interessanti, accattivanti. Ma anche con grande capacità di “staging” (stare sul palco, ndr). Basti pensare al Primavera Sound Festival 2023 di Barcellona, dove ha partecipato insieme ad altri cantanti (Kendrick Lamar, Maneskin, Bad Religion). Ma quando è arrivata lei, a tarda notta, il pubblico è corso ad ascoltarla per una performance (con corpo di ballo, poi sola al pianoforte) d’avanguardia. Pensata per i social. In che senso? Tutto il palco era sviluppato in maniera verticale, perfetto per essere registrato nelle Instagram story o per i reel.

La stessa Rosalia teneva in mano una videocamera, portando i tantissimi spettatori presenti con sè, come in un qualsiasi video pubblicato su YouTube visto dal suo punto di vista. Oppure come se ci si trovasse tutti con lei in studio, durante la creazione dei brani. La sua pecualiarità? Saper mescolare più generi – folk, pop, urban, latino-americani – rimanendo sempre credibile. Oltre a una sensualità che rapisce e che esce dal solito canone di bellezza a cui siamo stati abituati. Caratteristiche, queste, che ritroviamo in parte proprio in lei. Proprio in Angelina Mango.

Quali sono i concerti più attesi a giugno 2024 

Perché Angelina Mango è la Rosalìa italiana

Con il suo ultimo album – Poké Melodrama – Angelina Mango riassume le sue diverse anime musicali. Le diverse sfumature si intrecciano in un vero e proprio “poké” di note. Sperimenta, Angelina, senza alcuna paura. E lo fa bene. Ne escono fuori 14 brani, uno diverso dall’altro. Da “Gioielli di famiglia” – grido disperato contri i giudizi non richiesti – alle già note “Melodrama”, “Che t’o dico a fa’” e “La Noia”, con cui si balla. Si sentono “sfumature mahmoodiane” (neologismo che rende bene l’idea) e, appunto, tratti tipici di Rosalìa. Non si intende certamente che la copi, bensì che Rosalia sia, per Angelina, un’artista che tiene in considerazione. Un punto di riferimento. In “Cup of tea”, ad esempio, sembrano palesi i riferimenti alla cantante catalana. Ma anche alcuni suoni di “Uguale a me”, ricordano “Como un G” di Rosalìa.  E valo lo stesso per il look: eccentrico, “gitano” (termine utilizzato anche da Angelina in ‘melodrama’). 

Angelina Mango, arrestato lo stalker che la perseguitava da mesi. Chi è 

Qualora fosse necessaria un’ulteriore conferma tangibile e inequivocabile, la si può rinvenire nella decisione di Angelina Mango riguardo alla selezione del coreografo per l’Eurovision Song Contest 2024. A curare la performance di Angelina è stato Mecnun Giasar, in arte Majnoon. Il coreografo nato in Germania nel 1993 (ma di origini greco-turche) ha collaborato già con altre grandissime star, tra cui – appunto – Rosalìa.  

L’auspicio è che l’ex talento di Amici riesca a raggiungere anche lo stesso successo di Rosalìa, a livello internazionale. La strada è quella giusta, sostenuta da un team eccezionale guidato da Marta Donà (manager che segue – o ha seguito – tra gli altri anche Marco Mengoni, i Maneskin, Francesca Michielin, Holden). Il “plus” di Angelina? Quelle espressioni dialettali, sapientemente inserite qua e là, che conferiscono un carattere distintivo e autentico. Insomma, Angelina Mango è la Rosalia italiana? Sì. E dobbiamo andarne orgogliosi. 

Fonte : Today