Euro 2024, alla scoperta dell’Ucraina: calendario partite, convocati, possibili sorprese e pronostici

Con lo stesso piglio e la stessa determinazione dimostrata nel raggiungere la qualificazione alla fase finale, l’Ucraina proverà a bissare il bel risultato della precedente edizione, magari contando sulla definitiva consacrazione di alcuni degli elementi in rampa di lancio nel panorama continentale. L’obiettivo dichiarato è cercare di mettere alle spalle Slovacchia e Romania, contando in un sorteggio nel complesso “morbido” rispetto a molte altre concorrenti che puntano ad entrare nel tabellone ad eliminazione diretta. Motivo per cui rivestiranno particolare attenzione i primi due impegni, contro la Romania all’Allianz Arena di Monaco il pomeriggio del 17 e quindi la sfida di Düsseldorf contro gli slovacchi il 21. Questo per evitare di subordinare la qualificazione all’ultimo incontro, che vedrà gli ucraini incrociare il Belgio favoritissimo del Girone E alle 18 del 26 giugno.

La storia

Il debutto ufficiale nelle competizioni internazionali dell’Ucraina è avvenuto poco più di trent’anni fa, visto che prima del 1991 i giocatori della nazionali erano inclusi nella rappresentativa dell’allora Unione Sovietica, e nell’anno successivo a quella della CSI (Confederazione Stati Indipendenti). Sarà la quarta partecipazione alla fase finale della competizione, dopo quella del 2012 – terzo posto nel girone dietro alle qualificate Inghilterra e Francia – del 2016 (ultimo posto nella Pool C con tre k.o. in altrettanti incontri) e quella ottima del 2021, con l’uscita di scena ai quarti di finale contro l’Inghilterra, stesso punto raggiunto nell’unica partecipazione ai Mondiali targata 2006, quando i gialloblù furono stoppati dagli azzurri i quali poi si laurearono campioni iridati.

Come si è qualificata

L’approdo dell’Ucraina nel tabellone della fase finale di Euro 2024 ha previsto un passaggio agli spareggi, in considerazione del terzo ottenuto nel Girone C. I gialloblù hanno ottenuto una doppia vittoria contro Macedonia del Nord e Malta, ma a far perdere la prelazione sono stati i risultati negli scontri diretti contro Inghilterra ed Italia, che hanno portato in dote appena due punti (due k.o. e due pareggi). Il visto di ingresso ha preso forma con la rimonta nella semifinale contro la Bosnia Erzegovina (due gol in tre minuti di Yaremchuk e Dovbyk a ridosso del 90’ a ribaltare l’iniziale svantaggio siglato da Matvienko) e l’altro ribaltone confezionato nella finale contro l’Islanda, firmato da Tsygankov e Mudryk dopo la rete di Gudmundsson.

L’allenatore

Uno dei simboli del calcio ucraino (esordio nella massima serie a 16 anni, in nazionale a poco più di 18), Serhij Rebrov è uno degli allenatori più “giovani” nel panorama dei ct protagonisti ad Euro 2024, avendo assunto l’incarico della nazionale ucraina meno di un anno fa in sostituzione di Rotan’ tornato all’Under 21 dopo la breve parentesi “ad interim”. Il tecnico 49enne di Horlivka si è presentato all’appuntamento con un biglietto da visita di tutto rispetto, fatto di due scudetti alla guida della Dinamo Kiev, tris di titoli in Ungheria alla guida del Ferencvaros più un primo ed un secondo posto come timoniere dell’Al-Ain, militante nel massimo campionato degli Emirati Arabi. Da quando è alla guida delle selezione giallo-blù, in gare ufficiali ha incassato una sola sconfitta, contro l’Italia a Milano nel girone di qualificazione agli europei.

Le stelle

Non annoverabili del lotto di quelle di prima grandezza, ma comunque espressione di una scuola capaci di sfornare elementi di qualità. A partire dai pali, dove si giocheranno il posto Lunin (che quest’anno ha difesa la porta del Real Madrid una trentina di volte) e Trubin il quale alla sua prima stagione lontano dalla patria si è reso protagonista di una stagione di spessore in Portogallo contro il Benfica. Imprescindibile l’apporto di Zinchenko, che tra City ed Arsenal ha già un patrimonio personale di quasi 200 presenze in Premier, con tanto di possibile avanzamento a centrocampo del suo raggio d’azione dopo una carriera passata perlopiù ad agire come esterno basso a sinistra. In avanti tutte le fiches saranno puntate su Artem Dovbyk, 25 reti e 10 assist con il Girona nella sua stagione migliore della carriera, ma attenzione a Mykhaylo Mudryk, attaccante esterno che agisce perlopiù sul versante mancino e che con la casacca del Chelsea ha realizzato 7 reti pur venendo impiegato part-time.

I convocati

Portieri: Georgiy Bushchan (Dynamo Kiev), Anatoliy Trubin (Benfica), Andriy Lunin (Real Madrid).

Difensori: Mykola Matviyenko (Shakhtar Donetsk), Yukhym Konoplia (Shakhtar Donetsk), Valeriy Bondar (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Tymchyk (Dynamo Kiev), Vitaliy Mykolenko (Everton), Ilya Zabarnyi (Bournemouth), Oleksandr Svatok (Dnipro -1), Maksym Taloverov (LASK), Bogdan Mykhaylichenko (Polissya Zhytomyr).

Centrocampisti: Andriy Yarmolenko (Dynamo Kiev), Mykola Shaparenko (Dynamo Kiev), Volodymyr Brazhko (Dynamo Kiev), Taras Stepanenko (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Zubkov (Shakhtar Donetsk), Georgiy Sudakov (Shakhtar Donetsk), Oleksandr Zinchenko (Arsenal), Victor Tsygankov (Girona), Mykhaylo Mudryk (Chelsea), Ruslan Malinovskyi (Genoa), Sergiy Sydorchuk (Westerlo).

Attaccanti: Artem Dovbyk (Girona), Roman Yaremchuk (Valence), Vladyslav Vanat (Dynamo Kiev).

Riserve: Yakiv Kinareykin (P, Dnipro), Artem Smolyakov (D, Polissya Zhytomyr), Maksym Dyachuk (D, Dynamo Kiev), Ivan Nesterenko (C, Vorskla Poltava), Artem Shulyanskyi (C, Oleksandriya), Matviy Ponomarenko (A, Dynamo Kiev), Mykola Kukharevych (A, Swansea).

Fonte : Today