X Mas, che cos’è stato il corpo militare fascista

Richiamare la X Mas, conosciuta anche come “la Decima” e vicina ai nazisti e alla Repubblica di Salò, è continuo. Anni fa indossare la maglietta con il simbolo e il motto della X Flottiglia Mas è costato la partecipazione a Enrico Montesano, attore e conduttore televisivo, a Ballando con le stelle, il programma di ballo in onda ogni sabato su Rai1. E ora in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, Roberto Vannacci, candidato con la Lega, ha fatto un esplicito richiamo alla X Mas nel messaggio di invito al voto fatto nei social. Il generale ha detto “l’8 e 9 giugno sull’apposita scheda fate una ‘decima’ sul simbolo della Lega e scrivete Vannacci e li travolgeremo tutti con una valanga di voti. Per cambiare questa Europa che non ci piace”.

La X Flottiglia Mas, conosciuta anche come “la Decima”, era un corpo militare italiano attivo tra il 1943 e il 1945 durante la seconda guerra mondiale, che dopo l’armistizio dell’8 settembre si è schierato con i nazisti e la Repubblica sociale italiana contro gli alleati e la Resistenza e si è macchiato di crimini di guerra. Il simbolo della X Mas è un teschio con in bocca una rosa.

La storia della X Mas

Memento audere semper”, in italiano “Ricorda sempre di osare”, era il motto latino della divisione, stampato sul retro della maglietta indossata da Montesano. Il motto è stato creato da Gabriele D’Annunzio, che ha re-interpretato così l’acronimo Mas del motoscafo armato silurante, una nave anti-sommergibile usata durante la prima guerra mondiale contro le forze austro-ungariche, ormeggiate nel porto di Buccari, a pochi chilometri da Fiume, nella notte tra 10 e l’11 febbraio 1918. Alla guida dei 30 militari che hanno preso parte al raid c’era Costanzo Ciano, futuro consuocero di Benito Mussolini. Di quelle imbarcazioni D’Annunzio ha trasferito un esemplare nel parco del Vittoriale, la sua residenza sul lago di Garda.

Ma è dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 che la X Flottiglia Mas diventa “la Decima”. Al comando c’è il fascista Junio Valerio Boghese, noto anche per il fallito colpo di Stato di matrice nera nel 1970, che schiera la X Mas con nazisti e repubblichi, contro gli alleati e la resistenza. Durante questo periodo i militari della X Mas si sono macchiati di molti crimini di guerra, soprattutto nei confronti dei partigiani: le azioni criminali della divisione sono state tenute nascoste fino al 1994, anno in cui sono stati scoperti alcuni fascicoli nel palazzo Cesi-Gaddi a Roma durante un’indagine sulla strage delle fosse Ardeatine. I fascicoli sulla X Mas contenevano il resoconto di rastrellamenti e fucilazioni eseguite sui civili nelle zone del paese dove si concentrava maggiormente l’azione della resistenza partigiana. I crimini di guerra della X Mas, spesso commessi in collaborazione con le Ss, sono stati esposti in una serie di inchieste per L’Espresso firmate dal giornalista Franco Giustolisi. La X Mas è stata idolatrata dai movimenti neofascisti.

Il caso Vannacci

Il richiamo alla X Mas di Vannacci ha scatenato condanna e reazioni delle opposizioni. “L’appello al voto diffuso sui social dal candidato della Lega Vannacci – dice il portavoce di Europa Verde e deputato Avs Angelo Bonelli – in cui si invita a mettere una ‘Decima’ sulla scheda, è un atto assurdo e inaccettabile che offende profondamente la memoria storica e il rispetto per le vittime del nazifascismo.a Divisione X, dopo l’8 settembre, divenne una delle milizie nazifasciste più feroci della Repubblica di Salò, responsabile di almeno 300 morti innocenti secondo le stime dell’Atlante delle stragi nazifasciste. È doveroso ricordare che gli uomini della Flottiglia X Mas marchiavano o incidevano sul petto degli sventurati la “X” della decima. Dagli alberi delle strade pendevano i corpi dei partigiani con un cartello al collo che recitava: ‘È passata la Decima’. Questa deplorevole richiesta, nel giorno dei 100 anni del discorso di Giacomo Matteotti [avvenuto il 30 maggio 1924, ndr] che gli costò la vita per mano fascista, è un insulto alla nostra democrazia e ai valori su cui si fonda la nostra Repubblica. Questi sono gli alleati di Giorgia Meloni che chiedono il voto fascista. È indispensabile che tutte le forze democratiche condannino senza mezzi termini questo atto ignobile e che i cittadini siano consapevoli della gravità di tali richiami simbolici“. Vannacci si è giustificato dicendo che “nello spot si fa riferimento a Decima X glorioso reparto della regia Marina che ha operato fino al 1943 e del quale tra gli altri faceva parte anche Teseo Tesei. Nulla a che vedere dunque con l’interpretazione che ne stanno dando altri“.

Il precedente in Rai

Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato per quanto accaduto durante le prove del programma – ha provato a giustificarsi sulla sua pagina Facebook Montesano nel 2022, quando il suo richiamo alla X Mas ha sollevato le polemiche, dichiarando di essere un collezionista di maglie -. Ho quella di Mao, dell’Urss, ma non per questo ne condivido il pensiero. Non c’era in me nessuna intenzione di promuovere messaggi politici o apologia di fascismo da cui sono profondamente distante. Sono sempre stato un uomo libero e democratico. Credo nei valori della costituzione e mi scuso profondamente con chi si è sentito offeso e turbato. È stata un’ingenuità. Io col nazifascismo e tutti i totalitarismi non c’entro nulla e li disprezzo profondamente”.

Nonostante le scuse dell’attore, la Rai ha deciso di allontanare Montesano dal programma. La comunicazione è avvenuta con una nota ufficiale da parte dell’ufficio stampa. Dal canto suo, Montesano, ha risposto con un altro post sulla sua pagina Facebook, in cui ha ribadito la sua “assoluta buona fede e ricordo di essere stato un parlamentare di sinistra, in linea con la mia fede politica che non può essere certo accostata a quella fascista”.

Fonte : Wired