Spiagge rosa e mare di cristallo: a voi la Maddalena

 Un ponte collega La Maddalena a Caprera (ci arrivano pure i traghetti da Palau). Caprera è protetta dal Parco ma è anche riserva naturale. Ammirarla dall’alto è uno spettacolo, basta salire sul monte Teialone o a Poggio Stefano. Attorno, le rocce di granito rosa. A Cala Garibaldi sbarcava l’eroe per tornare a casa, oggi museo visitatissimo: ci sono la stanza da letto, le camere dei figli, la cucina, il soggiorno con le candele che Garibaldi fabbricò assieme ad Antonio Meucci, in America. Davanti alla casa, il busto dell’eroe, il mulino a vento e il frantoio. Un breve sentiero conduce alle tombe della famiglia Garibaldi. Fino al 1959 era Clelia, l’ultima figlia del generale, ad accompagnare i turisti. Infine, le isole più piccole: Santo Stefano (ospita un grande villaggio turistico), Spargi (belle spiagge a est e vecchie fortificazioni a nord), Santa Maria (da non perdere la Cala omonima) e Razzoli, le cui rocce paiono delle opere d’arte.

TUTTE LE GRADAZIONI DEL BLU Il che la dice lunga sul fascino delle insenature nascoste che questo laboratorio naturalistico offre (imperdibili le escursioni in barca o in gommone in un mare che passa dallo smeraldo al turchese, dall’azzurro al blu intenso). Delle spiagge, tra le più belle del Mediterraneo, la numero uno è la spiaggia Rosa, sull’isola di Budelli, set del film “Il deserto rosso” di Michelangelo Antonioni (1964) che la fece conoscere al mondo. E’ visitabile solo con le guide e la balneazione, il transito e l’ancoraggio dei natanti sono vietati. Quello che dà il caratteristico colore rosa è lo “scheletro” di piccolissimi animali, portato a riva dalle correnti.

FONDALI STRAORDINARI Altre spiagge splendide: cala Coticciu, Brigantina, Portese, Napoletana, Caprarese e del Relitto a Caprera, cala Corsara e cala Granara a Spargi, Cala Lunga a Razzoli. Meravigliosi sono i fondali, arricchiti dalle praterie di Posidonia e dalle concrezioni calcaree dell’alga rossa. Assai ricercate dai sub le secche di Spargiottello, Washington (a ovest di Spargi), dello Zoppo (a sud-ovest di Budelli) e Monaci (a est di Caprera). Tantissimi i pesci, i delfini si riproducono qui e qui si avvistano le balenottere (l’area marina del Parco è parte del Santuario dei cetacei, istituito da Italia, Francia e Principato di Monaco nel 1999) e la foca monaca, in via di estinzione.

ARCHEOLOGIA Ci si può dedicare poi all’archeologia subacquea: l’imprevedibilità delle Bocche di Bonifacio, i fondali ricchi di secche e scogli e i venti violenti non hanno portato fortuna a numerose imbarcazioni, come la grande nave romana, affondata tra il 120 e il 110 prima di Cristo a secca Corsara, nelle acque di Spargi. Ma sono tanti i tesori sommersi, specie a Caprera. Una chicca, infine: la laguna smeraldina di Porto Madonna, racchiusa tra Budelli, Razzoli e Santa Maria. Si può fare snorkeling e seawatching.

Fonte : TgCom