Euro 2024, alla scoperta della Francia: calendario partite, convocati, possibili sorprese e pronostici

Sarà una Francia che punterà senza mezzi termini al terzo titolo europeo della sua storia, sorpassando l’Italia ed agguantando così in vetta alla classifica delle nazionali più titolate Germania e Spagna. Alla sèlection non manca nulla per arrivare in fondo: dall’esperienza di alcuni suoi elementi pluridecorati, alla classe dei più giovani che nonostante l’età verde hanno già dimostrato di poter calcare con disinvoltura i palcoscenici più importanti. E dopo il bis iridato sfuggito in Qatar, ci sarà anche una grande voglia di rivincita a tenere alte le motivazioni dei transalpini. L’avventura comincerà a Düsseldorf alla Merkur Spiel-Arena, la sera del 17 contro l’Austria, poi quattro giorni più tardi il trasferimento alla Red Bulla Arena di Lipsia per incrociare l’Olanda, poi la conclusione del gruppo D a Dortmund, con la Polonia come avversario.

La storia

Undicesima partecipazione alla kermesse continentale per Lés Bleus, che nel…curriculum vantano due successi: il primo nel 1984 nella coppa organizzata in casa e chiusa con un percorso netto (cinque affermazioni su cinque, l’ultima delle quali in finale contro la Spagna, il capocannoniere dell’edizione fu Michel Platini con nove reti e record ancora imbattuto nella competizione). Il secondo costituisce una ferita ancora aperta per l’Italia, per il 2-1 maturato in finale con il pareggio di Wiltord all’ultimo minuto di recupero ed il gol decisivo di Trezeguet ai supplementari. Sempre presente negli ultimi quarant’anni eccezion fatta per l’edizione del 1988, la Francia è reduce da una doppia beffa: quella del 2016 in casa (sconfitta ai supplementari dal Portogallo) e di tre anni fa quando fu tradita da Mbappé nella lotteria dei penalty contro la Svizzera agli ottavi.

Come si è qualificata

Più che un percorso di avvicinamento alla Germania fatto di tappe, un autentico cammino da rullo compressore che l’ha portata ad essere la prima – insieme a Belgio e Portogallo e dopo la nazionale organizzatrice – ad assicurarsi la presenza in tabellone. Sette vittorie consecutive nel Girone B sei delle quali centrate con un clean sheet, con le doppie affermazioni contro Olanda (unica squadra che è riuscita a segnar un rete), Irlanda, Gibilterra (seppellita nel match di ritorno con un clamoroso 14-0) e poi Grecia, affrontata a qualificazione acquisita nell’ultima sfida prevista dal calendario, e terminata 2-2.

L’allenatore

​È il tecnico con più caps nella storia della nazionale francese, che guida dal lontano 2012. D’altronde la carriera in panchina di Didier Deschamps è sempre stata a trazione transalpina, se si eccettua l’esperienza su quella della Juventus. Pluridecorato con l’Olympique Marsiglia (tre coppe nazionali, uno scudetto ed una supercoppa) e prima ancora distintosi a Monaco con tre podi consecutivi in campionato ed una coppa di Lega messa in bacheca. Dopo le prove tecniche nelle prime manifestazioni (che hanno portato in dote l’argento agli Europei 2016), sotto la sua guida la Francia ha trionfato ai Mondiali 2018 e nella successiva Nations League, sfiorando il bis a Qatar 2022. Rimasto saldamente in sella nonostante le ripetute voci avrebbero voluto sulla sua panchina Zinedine Zidane, fa regolarmente ricorso ad una difesa a quattro con un tridente offensivo che permetta di dare lustro alle tante individualità offensive di spicco, ma ha anche virato su un 4-2-3-1 modificando leggermente gli interpreti.

Le stelle

Kylian Mbappé è la vera sicurezza di questa nazionale. Gol a raffica (è già a quota 46 con la maglia del suo paese) e già campione iridato con i transalpini, nell’attesa di cominciare a mettere in bacheca qualche trofeo internazionale col club proverà a continuare a farlo con la Francia. E’ solo la punta di diamante di un roster che può contare anche su “Le Petit Diable” Antoine Griezmann, che ha trovato collocazione leggermente più indietro rispetto alla sua iniziale posizione, col supporto di un centrocampo con Tchouameni e Camavinga già dominanti al Real e presto destinati, se il loro percorso di crescita sarà costante, a diventare tra i migliori del ruolo in una selezione che può anche contare sul cristallino talento di Zaïre-Emery esploso al PSG. Solida la difesa, con gente come Hernandez ed Upamecano, sebbene una menzione speciale la meriti un Saliba autore di una stagione stratosferica con l’Arsenal. Se si confermerà a quei livelli, sarà lui il leader indiscusso del pacchetto arretrato.

I convocati

Portieri: Mike Maignan (Milan), Brice Samba (Lens), Alphonse Areola (West Ham).

Difensori: Theo Hernandez (Milan), Ferland Mendy (Real Madrid), Benjamin Pavard (Inter), Ibrahima Konaté (Liverpool), Jonathan Clauss (Marsiglia), Jules Koundé (Barcellona), William Saliba (Arsenal), Dayot Upamecano (Bayern Monaco).

Centrocampisti: Adrien Rabiot (Juventus), Antoine Griezmann (Atletico Madrid), Aurélien Tchouameni (Real Madrid), Eduardo Camavinga (Real Madrid), Warren Zaïre-Emery (PSG), Youssouf Fofana (Monaco), N’Golo Kanté (Al-Ittihad).

Attaccanti: Bradley Barcola (PSG), Kingsley Coman (Bayern Monaco), Kylian Mbappé (PSG), Marcus Thuram (Inter), Olivier Giroud (Milan), Ousmane Dembélé (PSG), Randal Kolo Muani (PSG).

Fonte : Today