Sicilia: in viaggio alla ricerca dei luoghi degli avi

Un team specializzato prima indaga in modo metodico su archivi civili ed ecclesiastici, per ricostruire l’albero genealogico dei discendenti, poi accompagna i neoarrivati nei paesi della Sicilia a ritrovare parenti talora mai conosciuti, ponendo come base di soggiorno il Verdura Resorts a Sciacca del gruppo Rocco Forte Hotels (www.roccofortehotels.com): una struttura di 230 ettari di campagna fra aranci, ulivi, palme, talassoterapia e green su una costa incontaminata, spiaggia privata per 2 chilometri e acqua trasparente. Da lì per strade poco trafficate, ammirando gli stessi orizzonti lunghi che hanno riempito le pellicole di Giuseppe Tornatore, si arriva a Sambuca di Sicilia nella valle del Belice (nota per essere stata devastata dal terremoto nel 1968) che si distingue subito per l’atmosfera dai contorni mediorientali, data la sua origine araba (830 d.C.), visibile nei particolari di alcuni palazzi e nelle stradine del centro; il borgo un tempo si chiamava Sambuca Zabut, in onore dell’emiro arabo Zabut che qui fece costruire un castello. Il paesaggio tutto intorno è caratterizzato da vigneti distribuiti a perdita d’occhio in modo ordinato e geometrico, che danno vita a vini eccellenti, custodi di sapori e di profumi che evocano epoche lontane. Dal Monte Adranone si gode un panorama mozzafiato, con le rovine dell’antica città, passata dal controllo dei Sicani poi di Greci, Cartaginesi e Romani. Sicani sono chiamati anche i Monti che si trovano nell’entroterra fra le province di Agrigento e Palermo, un territorio selvaggio e seducente con estesi pascoli e pendii brulli e solitari; un ambiente che pare senza tempo, lontano dal turismo di massa, benché l’accoglienza verso i visitatori sia curata in ogni minimo dettaglio.

Fonte : TgCom