Hanno radici lontane ed esotiche i Cjarsòns, sorta di golosi ravioli, piatto simbolo della Carnia, le cui valli sono state solcate da tempo immemorabile da commerci, passaggi di persone, culture ed idee fra mare Adriatico ad Oltralpe, verso le attuali Carinzia e Baviera. La loro origine è legata ai cramârs, i venditori ambulanti di spezie che, dal ‘700, attraversavano a piedi le Alpi per vendere nei paesi germanici la loro preziosa ed esotica mercanzia acquistata a Venezia e riposta nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa, era festa grande e le donne preparavano i Cjarsòns, ravioli con ripieno a base di ricotta impastata con una ricchissima varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi orientali, erbe aromatiche…quanto insomma rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne. Ancora oggi in Carnia moltissime sono le ricette dei Cjarsòns, il cui ripieno varia non solo da paese a paese ma anche da famiglia a famiglia: se ne contano oltre 50 variazioni. Ogni massaia, ogni ristorante ne ha una propria, utilizzando al meglio la dispensa e abbinando alle spezie ingredienti freschissimi quali mele, patate, spinaci, uvetta, mentuccia, erbe primaverili. Tocco finale, il condimento: una semplice spolverata di scuete fumade (ricotta affumicata) e ont (burro fuso).
Fonte : TgCom