ChatGpt, i chatbot personalizzati diventano gratuiti per tutti gli utenti

OpenAI migliora (ancora) l’esperienza degli utenti che utilizzano ChatGpt gratuitamente, rendendo disponibile l’accesso ai chatbot personalizzati – un’opzione finora riservata soltanto agli abbonati a ChatGpt Plus, Teams ed Enterprise -. Questo significa che sarà possibile utilizzare i Gpt creati da altri utenti e/o sviluppatori per svolgere una serie di azioni alquanto ampia: analizzare i dati di tabelle e grafici, interrogare l’AI su immagini e foto, trovare sinonimi in lingua inglese da un dizionario affidabile, organizzare l’arredamento della nuova casa con il supporto di un catalogo Ikea e via dicendo. Insomma, tutto quello che può fare l’AI di ChatGpt, ma accedendo direttamente a un modello costruito per la funzione che state cercando, senza la scomodità di dover spiegare ogni volta al chatbot quello di cui avete bisogno.

Ma, come potete immaginare, gli utenti abbonati continueranno ad avere qualche vantaggio rispetto a quelli che utilizzano ChatGpt in modo del tutto gratuito. Questi ultimi, infatti, avranno l’accesso ai chatbot personalizzati, ma non potranno crearne a loro piacimento – il che significa che dovranno accontentarsi di quello che trovano sulla piattaforma -. Ma non è tutto. Gli utenti che hanno scelto di usufruire della versione a pagamento del chatbot di OpenAI hanno a disposizione un numero illimitato di prompt da utilizzare per interagire con la sua intelligenza artificiale. Una funzione non disponibile per gli utenti gratuiti, che hanno diritto a un numero limitato di prompt utilizzabili con Gpt-4o, al termine dei quali saranno reindirizzati automaticamente a Gpt-3.5.

Nel complesso, quindi, OpenAI sta cercando di ridurre quanto più possibile le differenze tra la versione di ChatGpt riservata agli abbonati e quella pensata per gli utenti gratuiti. Una mossa che ha un obiettivo ben chiaro: convincere le persone che ancora non hanno sottoscritto un abbonamento a farlo il prima possibile, fornendo loro un’anteprima di quello che potrebbero fare con una versione premium del chatbot. Ma funzionerà

Fonte : Wired