Toscana: i mille volti dell’Isola del Giglio

  Giglio porto, il punto d’arrivo per il turista, è situato in un anfiteatro naturale, che dà subito il benvenuto con i suoi bar affollati, i suoi negozi le sue boutiques. È il luogo dello shopping, il più animato dell’isola. Da Giglio Porto ci si può avventurare in una magnifica camminata scoprendo lentamente tutta la costa dell’Isola, con le bellissime spiagge delle Cannelle, ideale per i bambini, le Caldane (raggiungibile solo a piedi o dal mare) Cala degli Alberi, l’Arenella e quella di Campese.

CAMPESE  Uno dei luoghi più frequentati dai turisti anche perché dotato di un’estesa, bella e attrezzatissima spiaggia è Campese: rivolto verso Ovest il paese è favorito da un’esposizione solare prolungata e caratterizzata da tramonti mozzafiato, che si possono godere da uno dei tanti caffè e ristoranti che costellano il paese. Il mare è di uno straordinario color turchese.

LA VILLA ROMANA  La dominazione romana dell’isola del Giglio, abitata peraltro da tempi immemorabili, è testimoniata dai resti sommersi della villa romana appartenuta alla famiglia dei Domizi Enobarbi: una vasta area, delizia dei sub, in cui si possono riconoscere una vasca per la piscicoltura, portici e mura perimetrali, arcate e terrazze. Il 1544 fu l’anno nero per l’Isola del Giglio, saccheggiata e depredata dal pirata saraceno Barbarossa, che deportò come schiavi 700 gigliesi. L’isola fu poi ripopolata dai Medici, che rafforzarono le mura di Castello.

LE VIGNE DI ANSONICO – Si può scoprire il bellissimo e interessante interno: una camminata che vi permetterà di ammirare panorami che spaziano dalla costa toscana alle isole d’Elba e di Montecristo e dell’Elba e, nelle giornate più limpide fino alla Corsica. I rilievi dell’isola, soprattutto sul promontorio del Franco, sono ricoperti da una vegetazione rara e preziosa, tipicamente mediterranea, con lecci, sugheri, erica e corbezzolo, caprifoglio robbia e ciclamini. Troverete anche dei terrazzamenti detti greppe, in cui si coltiva ancora un delizioso vinello gigliese, che rientra nella Doc Ansonica Costa dell’Argentario.

Fonte : TgCom