Il National samsung electronics union (Nseu), un sindacato di Samsung in Corea del Sud, inizierà ad intensificare le azioni di protesta durante la prossima settimana, dando vita al primo sciopero di sempre per rivendicare salari più alti. Il sindacato conta circa 28mila membri, ovvero più di un quinto dell’intera forza lavoro dell’azienda, e ha annunciato che interromperà il lavoro per un giorno il 7 giugno come parte di proteste più ampie.
L’annuncio è stato fatto dai funzionari del sindacato durante una conferenza stampa trasmessa in diretta, dove hanno esposto uno striscione con la scritta: “Non possiamo più tollerare la repressione del lavoro, la repressione del sindacato“. Si tratterà del primo sciopero di sempre da parte dei lavoratori sudcoreani di uno dei più grande produttori mondiali di elettronica. I dipendenti hanno portato avanti delle proteste a più riprese nelle ultime settimane davanti agli uffici dell’azienda nella capitale Seoul, così come davanti al sito di produzione di Hwaseong, a sud della città.
Lo scontro con l’azienda
In risposta alla decisione dell’azienda di aumentare i salari di quest’anno del 5,1%, il sindacato aveva precedentemente dichiarato di volere un giorno aggiuntivo di ferie annuali oltre a bonus trasparenti basati sulle prestazioni. L’unione sindacale ha accusato il colosso tecnologico di non aver presentato una proposta di compromesso durante i negoziati tenuti il giorno precedente. Samsung Electronics ha dichiarato in un comunicato mercoledì 29 maggio: “Parteciperemo sinceramente alle discussioni con il sindacato“.
“L’azienda ha sempre detto di essere in crisi negli ultimi 10 anni“, ha detto ai giornalisti Son Woo-mok, presidente del Nseu, aggiungendo però che Samsung non dovrebbe usare questo come scusa per non soddisfare le richieste dei lavoratori. Il sindacato ha dichiarato che tutti i siti aziendali in Corea del Sud sarebbero interessati dall’azione del 7 giugno. L’Nseu è il più grande dei cinque sindacati presso il colosso tecnologico sudcoreano. Non è chiaro se altre sigle più piccole pianificano di unirsi all’azione.
Fonte : Wired