Il Vangelo in Braille tra gli aiuti del governo alla Chiesa di Jakarta

In un incontro con la Conferenza episcopale il ministro degli Affari religiosi ha tracciato il bilancio delle iniziative del Dipartimento per i cattolici. Annunciati anche i permessi per la costruzione di due nuove chiese nelle arcidiocesi di Jakarta e Pelambang

Jakarta (AsiaNews) – Strumenti e istituzioni al servizio delle persone disabili. E i permessi per la costruzione di due nuove chiese nell’arcidiocesi di Jakarta e in quella di Pelambang. Sono i nuovi progetti messi in campo d’intesa con la Chiesa locale dal ministero indonesiano per gli Affari religiosi, attraverso la sua Direzione per i cattolici (Bimas Katolik Kemenag), presentati in un incontro tenuto nei giorni scorsi con la Conferenza episcopale.

Il governo curerà in particolare la diffusione di una traduzione in Braille del Vangelo di Marco per le persone prive della vista e l’istituzione di due scuole superiori cattoliche per la formazione di catechisti preparati al servizio dei disabili nel distretto di Nagekeo, che si trova sull’isola di Flores, nella provincia di Nusa Tenggara orientale, e nell’isola di Nias, nella provincia di Sumatra.

“La nostra agenzia ha un’attenzione primaria per le persone trascurate nelle aree remote del Paese – ha spiegato il direttore della Direzione per i cattolici, il signor Supraman – fornendo un pacchetto di aiuti finanziari per fondare o rinnovare luoghi di culto e per procurarsi strumenti essenziali per l’apostolato nel campo dell’istruzione o in altri settori”. Il progetto per i disabili viene portato Avanti in collaborazione con il minister degli Affari sociali.

Il ministro per gli Affari religiosi Yaqut Cholil Qoumas ha commentato queste iniziative affermando che “lo Stato si è sempre impegnato seriamente ad assistere la Chiesa cattolica indonesiana e le sue comunità nel raggiungimento dei loro obiettivi pastorali e sociali sul territorio”. Ha inoltre sottolineato l’importanza del rilascio dei permessi per i due nuovi luoghi di culto, “che è sempre stata la sfida più difficile per i fedeli indonesiani”.

Nell’esprimere il suo ringraziamento il presidente della Conferenza episcopale indonesiana, mons. Antonius Subianto, vescovo di Bandung, ha commentato: ““Abbiamo davvero delle cose in comune: il buon spirito di aiutare gli altri, soprattutto le persone trascurate”.

Fonte : Asia