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Paolo Di Canio ha giudicato gli ultimi tre anni di Gigio Donnarumma dopo gli Europei vinti con l’Italia insieme al titolo di miglior calciatore del torneo. L’opinionista Sky condanna la sua mancata crescita tra i pali: “Fa tanti sbagli anche da portiere di basso livello”.
Gli Europei 2024 in Germania sono alle porte e l’Italia di Luciano Spalletti si sta preparando al meglio sperando di ben figurare ancora dopo il titolo vinto nell’ultima edizione con Mancini. Diramati i primi 26 convocati ora è il momento di capire a chi il Ct si vorrà affidare definitivamente per giocarsi il torneo da campione in carica. Gigio Donnarumma in porta è la certezza dopo il premio di miglior giocatore degli ultimi Europei nel 2021. Con lui tra i pali Spalletti ha convocato anche Meret, Provedel e Vicario ma qualcuno ha da ridire su qualcosa.
Nello specifico è Paolo Di Canio, ex calciatore e oggi opinionista su Sky, che nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ha spiegato il suo punto di vista proprio su Donnarumma. Di Canio condanna il portiere del PSG per non essere riuscito, a suo dire, a compiere quel salto di qualità importante che l’avrebbe fatto diventare erede naturale di Buffon. “Non è migliorato” ha spiegato sottolineando come durante le partite veda da parte del portierone campano degli errori anche banali: “Forse ci aspettavamo che diventasse una macchina da guerra”.
Donnarumma in azione con l’Italia.
Di Canio critica anche la convocazione di Fagioli: “La Nazionale non è un centro di recupero”
Di Canio punta il dito proprio su questo evidenziando alcuni aspetti del suo percorso di crescita di Donnarumma negli ultimi 3 anni: “Non è migliorato. Tre anni fa vedevamo delle doti meravigliose: forse ci si aspettava diventasse una macchina da guerra come Buffon, con un errore ogni dieci anni – ha spiegato Di Canio che ha poi aggiunto – Invece fa tanti sbagli anche da portiere di basso livello, è carente con i piedi e quindi va in apprensione, alternando poi delle parate incredibili per fisicità e reattività”.
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Un giudizio duro sul portiere del PSG che ha avuto una stagione altalenante anche per via dei risultati discutibili della squadra francese. Ma Donnarumma è stato più volte preso di mira dai tifosi parigini e dalla stampa francese per le sue prestazioni. Di Canio però non si concentra solo su Donnarumma e dice la sua anche sulla convocazione di Fagioli: “Ne faccio una questione tecnica: è rimasto fuori 8 mesi e non è che la Nazionale debba essere un centro di recupero. Mi pare difficile che Spalletti lo porti in Germania”.
Fonte : Fanpage