I distretti costieri del Bangladesh in ginocchio per il ciclone Remal

Almeno 16 le vittime, migliaia le case distrutte in un’area abitata da 3,75 milioni di persone. Più di 9mila rifugi allestiti dal governo per dare accoglienza agli sfollati, mentre linee elettriche e collegamenti restano interrotti in molte zone. La mobilitazione della Caritas locale per la prima emergenza.

Dhaka (AsiaNews) – Il Bangladesh fa i conti con le vittime e i danni lasciati dietro di sé dal ciclone Remal – il primo dell’anno che anticipa la stagione dei monsoni – abbattutosi per più di 14 ore su 19 distretti costieri del Paese, causando almeno 16 vittime. Circa 160mila case sono state completamente o parzialmente distrutte, 3,75 milioni di persone sono state colpite. Case e alberi sono stati sradicati, centinaia di villaggi sono stati sommersi dalle acque di marea e migliaia di gabbie per gamberi sono state spazzate via. A causa delle forti piogge che si sono susseguite, si sono verificati ristagni d’acqua in diverse parti del Paese e si temono anche frane.

Le vie di comunicazione idriche a Bhola, Barisal, Noakhali, Lakshmipur e Chandpur sono state interrotte, così come le comunicazioni stradali in vari punti. Molte aree in almeno dieci distretti, tra cui Satkhira, Pirojpur, Patuakhali e Bhola, sono senza casa e senza elettricità con gravi sofferenze per la popolazione. Ieri le piogge si sono estese anche ad altre parti del Paese, compresa la capitale Dhaka, causando anche qui inondazioni.

Scarseggiano il cibo e le donne, i bambini e gli anziani sono i soggetti più a rischio. Gli esperti di catastrofi hanno sollecitato un aumento dell’assistenza umanitaria pubblica e privata per riportare rapidamente le persone in pericolo alla vita normale. Nel frattempo il primo ministro Sheikh Hasina ha annunciato che visiterà presto le aree colpite dal ciclone.

Tra le vittime, a Patuakhali una persona è stata travolta dalla marea e altre due sono state uccise dalla caduta di alberi. A Barisal due persone sono morte quando il muro di un edificio è crollato e una è stata schiacciata da un albero. Un albero è caduto su una casa a Khulna, uccidendo una persona. Un pedone è morto quando il muro di un edificio in costruzione è crollato a Chittagong. Un bambino di 7 anni è morto dopo essere rimasto intrappolato in una casa di latta distrutta dai forti venti a Ramganj di Lakshmipur. Un’operaia è morta dopo essere stata fulminata dall’acqua accumulata sulla strada a Jatrabari, Dhaka.

Il ministro di Stato per la gestione dei disastri e i soccorsi Mohibbur Rahman ha dichiarato che sono stati aperti 9.424 rifugi nelle aree costiere, con più di 800mila persone che hanno trovato riparo. Anche migliaia di capi di bestiame (mucche, bufali, capre e pecore) sono andati perduti.

Anche Caritas Bangladesh ha distribuito 2.500 pacchi di cibo secco nei rifugi del ciclone insieme al governo. Inoltre, la Caritas ha distribuito sussidi in denaro, kit igienici e cassette di primo soccorso a numerose famiglie come azione di sostegno immediato nell’ambito del progetto Anticipatory Action.

Fonte : Asia