Trenitalia, check-in sui treni regionali: cos’è e come si fa

Nelle ultime settimane è scoppiato un “caso check-in Trenitalia”. Dallo scorso agosto l’azienda del trasporto ferroviario italiano ha introdotto l’obbligo di check-in fai da te per i treni regionali. In pratica, si tratta di auto-obliterare il proprio biglietto prima di salire sul treno.

Come si fa il check-in per i regionali

Ma come funziona? Per rendere il titolo di viaggio valido e non incorrere in sanzioni bisogna accedere alla propria area riservata dell’app di Trenitalia, selezionare il biglietto da obliterare e cliccare a fondo pagina la dicitura “check-in e barcode”. L’alternativa è quella di collegarsi ai link ricevuti via sms, mail. In sostanza, si tratta di un passaggio in più da compiere per il viaggiatore e che negli ultimi mesi ha suscitato critiche e perplessità. A più di 6 mesi dall’introduzione, sono arrivate le prime multe.

E si è alzato il polverone: dopo una finestra temporale di tolleranza da parte dei controllori dei treni, a rimanere scottati da questo cortocircuito burocratico e digitale sono state tutte quelle persone che in qualche modo non sono state raggiunte dalla comunicazione sulla nuova modalità di vidimare il biglietto. La questione ha sollevato diversi dubbi non solo tra i pendolari ma anche tra esperti del digitale: in molti, infatti, si chiedono se la novità non vada a peggiorare l’esperienza di viaggio, in particolare per quella fetta di passeggeri che ha meno dimestichezza con il mezzo tecnologico. E non è finita qui, perché c’è anche chi lamenta errori tecnici: in alcuni casi, infatti, i viaggiatori denunciano un disservizio legato alla mancata erogazione del qr code o, in altri casi, di emissione di qr code non validi.

La posizione di Trenitalia

Sul proprio sito web, Trenitalia presenta il nuovo “biglietto digitale regionale” come una soluzione in grado di offrire maggiore flessibilità rispetto a quanto avveniva negli anni scorsi. Sul portale, infatti, si legge che: “Una volta acquistato il biglietto si potrà effettuare un numero illimitato di cambi sulla data e sull’ora del treno scelto, fino alle 23:59 del giorno precedente il viaggio. Illimitati cambi anche il giorno stesso del viaggio, anticipando o posticipando l’orario all’interno della stessa giornata”. Viene inoltre spiegato così come realizzare l’auto-obliterazione online: “Ricorda di fare il check-in prima della partenza programmata del tuo treno. Per farlo è sufficiente accedere direttamente dall’area “I miei viaggi” nella app o sul sito di Trenitalia oppure aprire il link presente nella email o sms ricevuto, e selezionare “check-in”.

Tuttavia, già dallo scorso gennaio erano stati espressi dei dubbi sulla questione anche da parte del Codacons: il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori aveva infatti presentato un’istanza d’accesso per visionare gli atti e i verbali collegati agli atti di licenziamento dei controllori e agli atti istruttori che hanno comportato l’obbligatorietà del check-in per i treni regionali. La perplessità dell’associazione è che il sistema sia stato introdotto per sopperire ai tagli dei controllori. Immediata è arrivata la replica di Trenitalia: “Il biglietto digitale regionale è nato per semplificare l’esperienza di viaggio, grazie al numero illimitato di cambi, sia di data che ora (…). L’introduzione di questa nuova modalità di viaggio non è in alcun modo correlata all’ipotesi, priva di fondamento, di una potenziale diminuzione dei controlli a bordo. La rapida operazione di check-in, assimilabile alla validazione del titolo cartaceo, oltre a rappresentare un valido strumento per evitare l’elusione, costituisce la base per l’introduzione di una serie di ulteriori vantaggi per il passeggero, come l’informazione dedicata in corso di viaggio. Il biglietto digitale regionale è un’opzione alternativa al biglietto cartaceo, tuttora disponibile”.

Le lamentele dei passeggeri

Negli ultimi giorni molti viaggiatori hanno lamentato vari disservizi con il nuovo check-in per i treni regionali, raccontando anche di multe ritenute ingiuste da parte dei clienti. A parlarne sono stati anche alcuni esperti del settore digitale. Tra i primi, Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana e all’Università di Seattle oltre che consigliere di papa Francesco sull’intelligenza artificiale. Benanti definisce in un post su LinkedIn la nuova modalità di obliterazione dei biglietti un “pessimo esempio di digitalizzazione”. E aggiunge: “Quello che veramente mi interroga è quanto questa soluzione sia inclusiva e si adatti ai passeggeri che sfruttano il servizio pubblico. Come farà un viaggiatore straniero senza internet a validare il titolo? Come può gestirlo un anziano? O come distribuire il titolo dagli uffici ai dipendenti se gli smartphone non fanno aprire il link? Insomma, una storia su cui riflettere per evitare di fare contro-innovazione e scaricare sulla parte fragile della catena, il cliente, le scelte sbagliate della società”.

Ancora su LinkedIn l’ad della start-up Learnn, Luca Mastella, ha raccontato la sua disavventura con l’auto-obliterazione: Mastella ha spiegato di aver ricevuto una multa proprio per il mancato check-in ma dopo la pubblicazione del post ha aggiunto di essere stato contattato direttamente da Trenitalia: “Mi è stato chiesto di partecipare ad una chiamata con diversi membri del loro team dove lavoreremo insieme per migliorare l’esperienza utente e la comunicazione dell’importanza di fare il check-in”. Un altro utente ha raccontato di aver acquistato il biglietto per un’altra persona che è impossibilitata a farlo. E come lei tante persone fragili o migranti, che non conoscono le procedure o che hanno meno familiarità con il mezzo tecnologico. E rischiano così una multa, nonostante abbiano pagato il biglietto.

Fonte : Wired