Angelo Onorato morto in auto: i video delle telecamere e la lettera, cosa è emerso dalle indagini

La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio sulla morte di Angelo Onorato, l’imprenditore 55enne, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato cadavere nella sua auto sabato 25 maggio a Palermo, con una fascetta stretta al collo. Da ambienti giudiziari fanno sapere che l’iscrizione è “un atto dovuto” in vista dell’esame autoptico che sarà eseguito domani. Le indagini vanno avanti, ma l’ipotesi del suicidio in questo momento sembra quella più plausibile. 

Come spiega Sandra Figliuolo su PalermoToday, da una prima ispezione sul corpo non risulterebbero segni di colluttazione nella macchina di Onorato né sul suo corpo sono stati ritrovati segni che possano far pensare a una qualche forma di difesa dell’imprenditore che è morto probabilmente per soffocamento. L’auto di Onorato era parcheggiata lungo viale Regione Siciliana Nord ovest, accostata lungo il marciapiede in direzione Trapani. L’uomo sedeva al posto di guida. Aveva la cintura allacciata. Attorno al collo c’era stretta una fascetta in plastica, sulla camicia è stata trovata una macchia di sangue. I finestrini erano integri, uno sportello posteriore aperto. Non ci sarebbero segni che fanno pensare a un agguato. 

Le telecamere non avrebbero ripreso auto o persone sospette

Gli investigatori hanno acquisito le immagini riprese da due impianti, uno all’ingresso e uno all’uscita della strada in cui è stata trovata l’auto di Onorato. Dalle immagini delle telecamere che inquadrano perfettamente il tratto di strada in cui è stata ritrovata l’auto di Onorato nessun mezzo si avvicinerebbe e accosterebbe al suo Suv in orari compatibili con un ipotetico delitto. Resta in piedi l’ipotesi che il killer fosse già in macchina con Onorato, ma in quel caso avrebbe dovuto fuggire a piedi. Le telecamere però non avrebbero ripreso persone sospette. 

La famiglia non crede al suicidio

Qualche risposta potrà arrivare dall’autopsia che verrà eseguita martedì 28 maggio. Le indagini proseguono. E tutte le ipotesi restano aperte. Per la famiglia della vittima l’ipotesi che Onorato si sia tolto la vita resta poco plausibile. “Esistono una serie di considerazioni oggettive e soggettive che inducono i familiari ad escludere che si sia trattato di un suicidio” ha spiegato ieri l’avvocato Vincenzo Lo Re del Foro di Palermo, incaricato dalla deputata europea Francesca Donato di seguire le indagini. PalermoToday ha ripetutamente tentato di mettersi in contatto con il legale per cercare di capire quali siano gli elementi sui quali si basa questa convinzione, ma senza ottenere una risposta.

E oggi, con un post sui suoi canali social, Francesca Donato ha invitato i media a non strumentalizzare la tragedia. “Sto vivendo i momenti più difficili e devastanti della mia vita” si legge. “Il dolore è inimmaginabile. Prego tutti di astenersi da speculazioni sulle cause della morte di mio marito. Ci sono indagini in corso, lasciamo lavorare la polizia. Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che in queste ore tremende hanno avuto parole di affetto per il mio adorato Angelo e hanno mostrato vicinanza e solidarietà per la mia famiglia. Sono tantissimi e ognuno è prezioso per me”. 

Il post di Francesca Donato

Al vaglio di chi indaga c’è anche una lettera che l’imprenditore ha consegnato qualche mese fa a un avvocato di sua conoscenza. Nel documento tuttavia non ci sarebbero indicazioni di qualcuno da cercare nel caso in cui gli fosse successo qualcosa (come riportato dai giornali in un primo momento). Onorato si limiterebbe invece a manifestare il suo amore per la moglie, anche se il perché abbia deciso di consegnare questo documento al suo legale resta poco chiaro. 

Dove e come chiedere aiuto

Parlare di suicidio non è semplice. Se stai vivendo una situazione di emergenza puoi chiamare il 112. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628 (tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

Fonte : Today