L’educazione ambientale e di conseguenza l’adozione di comportamenti quotidiani sostenibili sono diventate in questi anni delle vere e proprie priorità all’interno della nostra società, in virtù dell’importanza evidente della sfida rappresentata dalla transizione ecologica.
Ma come promuovere questa nuova sensibilità verso l’ambiente? Un approccio particolarmente innovativo, efficace e coinvolgente è quello che utilizza la musica per comunicare valori come la consapevolezza ambientale e la sostenibilità.
Sostenibilità e inclusione
Questa è infatti la scommessa fatta dall’Accademia Teatro alla Scala e Repower – azienda leader nel settore energetico con vocazione green – con “Ensemble for sustainability”, un ciclo di concerti gratuiti all’insegna della sostenibilità.
La suggestiva cornice di questi tre appuntamenti – 22 maggio, 5 e 19 giugno sempre alle 18.30 – che vedranno come protagonisti i giovani musicisti dell’Accademia, sarà Piazza del Cannone, all’interno di Parco Sempione. Più precisamente, le tre esibizioni si terranno presso la Locanda alla Mano, il progetto inclusivo targato Repower per la gratificazione e l’inserimento professionale dei ragazzi con sindrome di Down.
La locanda è stata progettata dal compianto architetto, Italo Rota ed è riconoscibile per l’iconica scultura a forma di mano dell’artista Alessandro Guerriero.
E sempre nel segno della sostenibilità, i giovani musicisti della scuola scaligera raggiungeranno la Locanda alla Mano a bordo dei cargo bike LAMBRO di Repower – disegnati da Makio Hasuike e premiati con il Compasso d’Oro nel 2022 –, veicoli full electric e green progettati proprio per spostare merci e persone a impatto zero.
Spazio alla musica
Venendo alla musica, il programma del concerto del 22 maggio prevede un quintetto di fiati (Maria Carla Zelocchi, flauto; Stefania Abondio, oboe; Nicola Santamaria, clarinetto; Andrea Giovannini, fagotto; salvatore Squillaci, corno) che eseguirà le Antiche danze ungheresi del XVII secolo di Ferenc Farkas, il Tombeau de Couperin di Ravel nella trascrizione di Mason Jones, le Danze Popolari Rumene di Bela Bartok ed estratti da La strada di Nino Rota.
Nel secondo appuntamento, previsto il 5 giugno, un concerto dedicato interamente a un ensemble di percussioni (Benedetto Raimondi, Angela Pepe, Luigi Piro, Federico Spotto e Chiara De Sena) che eseguirà Uragano di Gabriele Bianchi e Jam session tra le valli di Giuseppe Cacciola e Greetings to Hermann di Hans-Günter Brodmann.
E infine, il 19 giugno, spazio a un quintetto di ottoni (Giuseppe Delfino, tromba; Pasquale Casavola, tromba; Antonino Runcio, corno; Luis Cantero Sampériz, trombone; Sara Ariazzi, tuba) che eseguirà la celeberrima Marcia trionfale dell’Aida di Verdi, una Fantasia dalla Carmen di Bizet e l’altrettanto celebre Danza ungherese n. 5 di Brahms per chiudere ancora sulle struggenti note della Strada di Rota.
Questi appuntamenti saranno occasioni speciali sia per il pubblico – grazie ai programmi musicali vivaci e accattivanti – sia per i ragazzi dell’Accademia, messi nelle condizioni di esibirsi in un contesto suggestivo stimolando riflessioni su temi di grande attualità.
Fonte : Today