L’Ue furiosa con Israele dopo la strage di Rafah: “Valutare stop accordi commerciali”

L’Unione europea ha duramente condannato l’attacco israeliano a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, che nella notte di domenica ha ucciso almeno 45 palestinesi ferendone altre decine. L’Alto rappresentante per la politica estera di Bruxelles, lo spagnolo Josep Borrell ha annunciato l’intenzione di valutare l’accordo di associazione tra l’Ue e Israele, ossia la base legale degli accordi commerciali tra i Paesi del blocco e Tel Aviv. 

“Con l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell e il Consiglio dell’Ue abbiamo deciso di convocare un consiglio di associazione Ue-Israele per valutare il rispetto dell’accordo di associazione, che contiene obblighi di rispetto dei diritti umani. Questo è un segnale forte”, ha spiegato su X la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Ue. “Dobbiamo garantire che le nostre regole e i nostri valori siano rispettati da tutti, e soprattutto dai nostri partner come Israele. La nostra credibilità dipende da questo”, ha aggiunto Lahbib.

Secondo le notizie provenienti da Rafah, la maggior parte delle persone uccise nel raid israeliano sono donne, bambini o anziani. L’attacco è stato sferrato nel quartiere di Tal al-Sultan, dove migliaia di persone si erano rifugiate dopo che le forze israeliane hanno iniziato l’offensiva di terra a est di Rafah più di due settimane fa. L’esercito israeliano in un primo momento aveva dichiarato che i suoi aerei avevano “colpito un complesso di Hamas a Rafah”, uccidendo Yassin Rabia e Khaled Nagar, entrambi alti funzionari di Hamas. Una versione che è stata parzialmente smentita dal procuratore militare israeliano, che ha aperto un’inchiesta. Più tardi, lo stesso premier Benjamin Netanyahu ha parlato di un “tragico incidente”, parole che hanno ricordato quanto detto dal leader israeliano all’indomani del raid che ha ucciso sette operatori di un’organizzazione umanitaria che trasportava aiuti umanitari a Gaza.

Il capo della diplomazia Ue Borrell, arrivando al Consiglio Affari esteri di lunedì a Bruxelles, si è detto “inorridito dalle notizie provenienti da Rafah sugli attacchi israeliani che hanno ucciso decine di sfollati, compresi bambini piccoli” e ha condannato il raid “nei termini più forti”. Al termine della riunione con i ministri degli Esteri dei 27, Borrell ha annunciato di voler ridiscutere con Tel Aviv l’accordo di associazione, ossia la pietra miliare dei rapporti commerciali tra Ue e Israele. 

L’Ue è il principale partner commerciale di Tel Aviv: nel 2022, il 25,6% delle esportazioni di beni di Israele nel mondo era diretto verso i Paesi dell’Unione. Tra merci e servizi, il valore dell’export israeliano nell’Ue ammontava a oltre 26 miliardi di euro, secondo i dati del Consiglio europeo. Difficilmente l’Ue sospenderà i rapporti commerciali con Tel Aviv: per farlo, servirebbe l’unanimità dei 27. Ma l’annuncio di Borrell è senza dubbio un segnale politico importante dopo che Spagna e Irlanda, insieme alla Norvegia, hanno deciso di riconoscere ufficialmente la Palestina. 

Fonte : Today