Da qualche giorno a questa parte sui media si parla molto di un allineamento di pianeti, una “parata” che dovrebbe verificarsi nella notte fra il 2 e il 3 giugno ed essere visibile nelle ore che precedono l’alba. In effetti, Mercurio, Marte, Giove, Saturno, Nettuno e Urano dovrebbero essere allineati nel cielo, ma gli esperti sottolineano che al massimo due di loro saranno visibili ad occhio nudo. Per gli altri saranno necessari binocoli o telescopi, e alcuni saranno comunque difficili da scorgere. Insomma, a voi decidere se puntare o meno la sveglia attorno alle 5 del mattino, quel che è certo è che i sei protagonisti non si mostreranno in modo così palese come si potrebbe sperare.
Che cos’è un allineamento di pianeti
Facciamo un passo indietro, che cos’è tecnicamente un allineamento di pianeti? Come sappiamo, i pianeti del sistema solare, inclusa la Terra, orbitano intorno al Sole descrivendo delle ellissi che si trovano più o meno sullo stesso piano. L’allineamento si verifica, ai nostri occhi, quando tre o più pianeti nel percorrere la propria orbita vengono a trovarsi contemporaneamente dallo stesso lato del Sole rispetto alla Terra.
Mano a binocoli e telescopi per il 3 giugno
Secondo quanto riportato in una news di Space.com firmata da Joe Rao, istruttore e guest lecturer presso lo Hayden Planetarium di New York, nelle ore che precederanno l’alba del 3 giugno prossimo sarà sicuramente visibile la falce della Luna, che si troverà nella sua fase calante. E alla sua destra dovrebbe essere visibile a occhio nudo una luce di colore arancione: Marte. Ancora più a destra potrebbe essere visibile anche Saturno, che dovrebbe mostrarsi, prosegue Rao, come una “stella” relativamente luminosa. Per gli altri pianeti serviranno binocoli o un telescopio, e alcuni saranno comunque difficili da identificare, spiega Preston Dyches, Senior Public Engagement Specialist del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, intervistato dal Los Angeles Times. Mercurio e Giove, chiarisce Dyches, saranno ancora troppo bassi nel cielo al sorgere del Sole. Nettuno e Urano sono invece molto difficili da individuare anche in condizioni ottimali, ossia di basso inquinamento luminoso, e il chiarore dell’alba imminente non faciliterà il compito nel caso dell’allineamento del 3 giugno.
Fonte : Wired