I benefici dell’alloro e le controindicazioni: come non scambiarlo con le foglie tossiche del lauro

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L’alloro è una pianta officinale e alimentare usata sia per aromatizzare e insaporire i piatti, sia per le sue proprietà antisettiche e digestive: ricco di vitamina che determinano benefici antiossidanti, questa pianta non va confusa con il lauro, pianta velenosa e tossica.

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Alloro

L’alloro è una pianta officinale e aromatica che fa parte della famiglia delle Lauracee: le sue foglie sempreverdi sono lanceolate, ossia a forma di ellissi e appuntite. L’alloro era sacro al dio greco Apollo e per questo ritenuto simbolo di saggezza e gloria: per questo la corona di alloro si poneva sul capo dei poeti e oggi su quello dei neolaureati. Questa pianta viene ampiamente usata in cucina, soprattutto nella tradizione gastronomica siciliana. Si utilizza per dare sapore e aromatizzare carne e pesce. Ha anche un utilizzo casalingo poiché serve per allontanare le tarme dagli armadi e si può trovare anche sotto forma di olio essenziale. Inoltre ha proprietà digestive, si usa anche per i suoi benefici nei pediluvi e per le sue proprietà antisettica. L’alloro è anche chiamato lauro ma, in realtà, con questo ultimo termine si indica la pianta del lauroceraso, con foglie ideali per le siepi ma estremamente tossiche e velenose.

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Cos’è l’alloro e come si trova in natura

L’alloro si presenta sotto forma di arbusto, anche se in realtà è un vero e proprio albero che può arrivare anche a 10 metri. Il legno dell’alloro è molto aromatico. Questo tipo di pianta è molto diffuso nelle zone mediterranee, coinvolgendo Paesi come l’Italia, la Spagna e la Grecia. In Italia, in particolare, cresce rigoglioso nelle zone del centro-sud e lungo le coste. Proprio per questa diffusione dell’alloro, la macchia geografica in cui viene coltivato di più è chiamata macchia ad alloroLauretum.

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I benefici dell’alloro

L’alloro è ricco di principi attivi: tra questi troviamo l’acido caffeico che tiene sotto controllo il colesterolo, la vitamina C, che rinforza il sistema immunitario, e il potassio, che fa bene al cuore e alla regolazione dei fluidi nelle cellule. Le proprietà dell’alloro sono dunque tantissime, viste le sostanze benefiche che contiene: ha proprietà diuretiche e stimolanti dell’appetito, allevia dolori associati a coliche e disturbi gastrici e, infine, grazie alla vitamina A ha proprietà antiossidanti e a quelle del gruppo B riesce a garantire il corretto funzionamento del metabolismo. Per le donne in gravidanza l’alloro è particolarmente benefico perché l’acido folico contenuto al suo interno aiuta nello sviluppo del sistema nervoso del feto.

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L’olio essenziale ricavato dall’alloro, inoltre, aiuta a eliminare i gas a livello gastrointestinale e serve, secondo la medicina tradizionale, a combattere l’artrite e i dolori muscolari. L’alloro ha anche proprietà antireumatiche ed espettoranti che aiutano, in caso di raffreddore, a liberare le vie respiratorie.

Tutti gli usi

L’alloro, come anticipato, viene utilizzato ampiamente in cucina. Le sue foglie aromatizzano soprattutto carne e pesce e sono utili anche per allontana le tarme che infestano armadi e mobili. I decotti con l’alloro hanno proprietà digestive e stimolanti, oltre che antisettiche, che aiutano in caso di raffreddore, tosse e bronchite. Dalle bacche si ricava l’olio aromatico, che è ricco di proprietà medicinali: nell’antichità questo olio aiutava a conservare i libri. Spesso l’alloro di utilizza anche come erba per le tisane: questa bevanda a sgonfiare, viste le sue proprietà drenanti. Altri usi meno conosciuti dell’alloro sono quelli che aiutano ad alleviare il mal di testa: è sufficiente odorare una foglia di alloro per diversi minuti per trarne un po’ di sollievo. In generale, l’alloro è indicato per combattere gonfiore, disturbi digestivi e dell’apparato gastrointestinale: per questo alcune persone lo utilizzano moltissimo nei loro piatti.

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Come riconoscere quando è velenoso e quando è tossico

Come abbiamo spiegato, il lauro e l’alloro sono piante molto simili e, spesso, vengono scambiate. Come riconoscere le piccole differenze tra queste due foglie molto simili anche nel nome ma diversissime nelle proprietà? L’alloro ha foglie a forma di ellissi e sono di colore verde scuro. Quelle del lauro, o meglio della pianta del lauroceraso, sono più grandi e rotonde e il colore è un verde decisamente sgargiante e luminoso.

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Le controindicazioni nell’uso

L’alloro ha diversi benefici e proprietà benefiche soprattutto per l’apparato digerente. Per quanto riguarda l’utilizzo in campo sia officinale sia alimentare, ci sono due casi in cui studi scientifici hanno evidenziato controindicazioni nell’uso dell’alloro: se si mangia l’intera foglia di alloro, potrebbe provocare fastidi e problemi in persone che soffrono di diabete. Inoltre, se si deve subire un intervento è meglio non ingerire alloro come farmaco erboristico perché potrebbe danneggiare il sistema nervoso una volta che si dovrà fare l’anestesia. Prima di ingerire questa pianta in gravidanza è bene consultare il medico.

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Fonte : Fanpage