Gps, la nuova frontiera della guerra ibrida

Il cambiamento più grande negli ultimi sei mesi è sicuramente la quantità di spoofing in atto – afferma Zach Clements, assistente di ricerca laureato presso l’Università del Texas ad Austin -. Per la prima volta stiamo assistendo a diffuse interruzioni nel settore dell’aviazione civile, soprattutto nel Mediterraneo orientale, nei paesi Baltici e in Medio Oriente. Negli anni precedenti, erano stati segnalati casi di spoofing che avevano avuto conseguenze su navi marittime, ma non sull’aviazione”.

Secondo Clements, sembrano esserci tre spoofer riconducibili alla Russia. Un analista di intelligence open source, che si identifica con lo pseudonimo di Markus Jonsson, ha individuato la fonte del disturbi subiti dai paesi Baltici e da Finnair a Kaliningrad e in altre località russe. Non a caso, un gruppo di ricerca suggerisce che le interferenze registrate nei pressi della Polonia abbiano avuto un impatto minore sui sistemi Gnss russo. E il Cremlino ha una lunga storia di interferenze con i segnali Gps sia all’interno dei suoi confini che a livello internazionale.

Le interruzioni possono causare anche potenziali problemi di sicurezza per i piloti delle compagnie aeree e i loro passeggeri. Un portavoce di Eurocontrol, un’organizzazione aeronautica europea, afferma che l’analisi dell’ente mostra che le interruzioni si stanno verificando nel Mediterraneo orientale e nelle aree intorno all’Ucraina e al Mar Nero, oltre che negli stati baltici. In una sola settimana di marzo, sono stati 4.387 gli aerei che hanno segnalato dei problemi, secondo il portavoce di Eurocontrol, contro i 2.646 riportati nella stessa settimana dello scorso anno.

Il portavoce di Eurocontrol sottolinea che gli aerei possono volare in sicurezza anche senza Gnss, ma che le interferenze “impongono un carico di lavoro maggiore ai piloti e al controllo del traffico aereo”. Un avviso di sicurezza emesso questo mese dall’Autorità per l’aviazione civile del Regno Unito afferma che la perdita del Gnss può causare problemi di navigazione, falsi avvisi di emergenza e il malfunzionamento di vari altri sistemi.

Ho volato con membri dell’equipaggio che non erano pienamente consapevoli di questo problema“, ha raccontato un pilota in un recente rapporto della Nasa che descriveva dettagliatamente gli incidenti Gps. Altri piloti affermano di aver ricevuto falsi avvisi di emergenza che li hanno costretti ad atterrare, e aggiungono che l'”analisi approfondita degli effetti dei disturbi sui diversi sistemi dell’aeromobile” dovrebbe far parte del loro addestramento. Jari Pöntinen, direttore di Traficom, l’agenzia finlandese per i trasporti e le comunicazioni, dice che dall’inizio di quest’anno c’è stato un aumento delle interruzioni in Finlandia e nei pressi del paese. Pöntinen, che ha un passato come pilota, aggiunge che i vettori devono assicurarsi di aver effettuato “valutazioni complete del rischio” e formare adeguatamente i piloti in modo che sappiano cosa aspettarsi in caso di interruzioni.

Minacce grandi e piccole

L’aumento degli attacchi ai Gps ha coinciso in parte con la guerra della Russia in Ucraina e con gli attacchi di Israele a Gaza. Disturbare i Gps è diventata una tattica comune sui campi di battaglia di Russia e Ucraina, soprattutto per cercare di limitare l’operatività dei droni. Quando l’Iran lanciato una raffica di missili e droni contro Israele lo scorso 13 aprile, l’azione di disturbo contro i Gps israeliani ha finito con l’avere ripercussioni anche sui servizi di mappe e taxi, oltre che sulle consegne di cibo a domicilio.

Fonte : Wired