Visite ed esami anche il sabato e la domenica, analisi in farmacia: così cambia la sanità

Visite ed esami medici, si cambia. È infatti in dirittura d’arrivo un nuovo decreto che nelle intenzioni dell’esecutivo dovrebbe accorciare le liste d’attesa garantendo uno standard di prestazioni più elevato. Una delle novità sul tavolo, contenuta in una bozza del testo che sta circolando in queste ore, è che le visite diagnostiche e specialistiche potranno essere effettuate anche di sabato e domenica, con l’estensione della fascia oraria per l’erogazione di queste prestazioni.

Un altro punto contenuto nel testo prevede la possibilità, per le prestazioni di specialistica ambulatoriale, di ricorrere ai privati accreditati se nel pubblico non c’è posto. Chi è esentato dovrebbe poter effettuare la visita gratuitamente, in caso contrario è previsto un pagamento del ticket.

Il sistema di “Recall”

E ancora: per snellire le liste d’attesa, come riporta l’Adnkronos, viene previsto un sistema di ‘Recall’, attivato dal Cup (centro unico prenotazioni), per chiedere all’assistito se intende confermare o cancellare la prenotazione: se la visita viene confermata e il paziente non si presenta può essere tenuto a pagare lo stesso la prestazione.

Viene poi previsto un sistema unico di prenotazione regionale con le strutture private accreditate ospedaliere e ambulatoriali che dovranno afferire al Centro unico di prenotazione (Cup), pena la nullità degli accordi contrattuali per l’accreditamento con il sistema sanitario nazionale.  

Arrivano le “farmacie dei servizi”

Un’altra e attesa novità riguarda il via libera alle così dette “farmacie dei servizi” di cui abbiamo già parlato. I farmacisti potranno offrire ai clienti una serie di servizi aggiuntivi: dai test diagnostici alle vaccinazioni per gli over 12, fino alla scelta del medico di base. Le farmacie assomiglieranno sempre di più a dei piccoli ambulatori, un altro modo per allentare la pressione sulle strutture sanitarie pubbliche. 

Il decreto, che sarà esaminato dal Consiglio dei ministri il 3 giugno, interviene anche sul tetto di spesa per il personale sanitario che, almeno secondo la bozza, per il 2024 sarà aumentato “a livello regionale” di “un importo complessivo pari al 25% dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’esercizio precedente”.

Fonte : Today