Campi Flegrei, nuova scossa di magnitudo 3,4. Chiuse le scuole a Procida

AGI – La terra trema ancora nei Campi flegrei. Dopo una notte tranquilla, anche se con gente ancora per strada o nei punti di accoglienza a Pozzuoli, l’Ingv registra una nuova scossa di magnitudo 3.4 nell’area alle 8.28. Scossa avvertita dalla popolazione residente nell’area. Ieri si erano registrate solo scosse di magnitudo intorno all’1.1 in media, l’ultima alle 22.48. L’epicentro della nuova scossa è nel golfo di Pozzuoli, a una profondità di 4 chilometri. La scossa è stata avvertita ai piani alti in diversi quartieri di Napoli e nei comuni più vicini alla zona interessata dal bradisismo flegreo. 

Sindaco Procida, scuole chiuse dopo ultima scossa

Nell’isola di Procida sono state chiuse tutte le scuole pubbliche di ogni ordine e grado. “La scossa è stata avvertita anche a Procida e, siccome è avvenuta in orario scolastico – spiega il primo cittadino Dino Ambrosino in un post sui social – le dirigenti hanno subito attivato i protocolli di sicurezza, radunando gli alunni negli spazi aperti”. In queste ore, aggiunge Ambrosino, “saranno eseguiti in tutti plessi controlli accurati delle condizioni di staticità, a cura della Protezione civile e dei tecnici comunali. Siamo fiduciosi sull’esito, considerato che in questi anni abbiamo realizzato molti interventi di miglioramento sismico alle strutture scolastiche”. 

Monitoraggio continuo

Il monitoraggio della situazione nell’area dei Campi Flegrei è costante, assicura il direttore generale della Protezione civile della Regione Campania, ITali Giulivo, che parla anche di un’altra riunione della commissione Grandi rischi. “Lo scenario vulcanico in questo momento non è nel mirino – dice Giulivo – la situazione del rischio nell’area flegrea e sotto costante e continuo monitoraggio da parte dell’Osservatorio vesuviano. Più tardi ci sarà una nuova riunione della commissione grandi rischi che analizzerà se quello che è successo prelude a diversi scenari”.
“Ma al momento non c’è nessuna di queste previsioni – precisa il direttore della protezione civile regionale – lo capiremo dopo che la grandi rischi si sarà di nuovo espressa. L’ultima volta si è riunita il 3 maggio – spiega ancora Giulivo – quindi capite che c’è una sorveglianza continua e costante da parte dell’organismo indipendente di valutazione scientifica del dipartimento della Protezione Civile, perché vogliamo solo avere una perfetta conoscenza di quello che sta succedendo in quest’aria per poterlo diffondere ai cittadini, pur con tutte le problematiche che l’incertezza scientifica comporta. Pero’ – conclude – non vogliamo nascondere nulla a nessuno, siamo tutti qui sin dal primo momento”. 

 

Fonte : Agi